Quando era un ragazzo, visitando un museo di arte antica, notò un cartello che vietava di indossare tacchi alti per non danneggiare i mosaici pavimentali. Fu allora che decise di dedicare il suo lavoro alla sfida di questo tipo di restrizioni, diventando più tardi “Re degli stiletti”. Lo stilista parigino Christian Louboutin celebra 20 anni di carriera iniziata a le Folies Berger di Parigi. I lavori e la vita di Christian Louboutin diventeranno il soggetto di una mostra in suo onore che verrà allestita nel Regno Unito a partire dal 28 marzo fino al 1 luglio 2012 al Design Museum di Londra. Donna Loveday, la curatrice della mostra lo descrive come un vero mago. La mostra ripercorrerà il lavoro del designer dal lancio della griffe nel 1991 ad oggi ed il processo creativo per realizzare meravigliose scarpe che fanno sognare le donne di tutto il mondo. Dalle décolleté con stiletti altissimi, agli stivali allacciati, passando per le sneakers borchiate e le vertiginose platform senza perdere d’occhio le ispirazioni che hanno portato alle creazioni: music hall parigine ai viaggi dello stilista, senza dimenticare le opere d’arte, l’architettura del paesaggio e i classici del cinema. Le calzature di Louboutin sono divenute ormai un oggetto di culto. Ci sono almeno 3000 donne che posseggono 500 paia di scarpe dalla suola rossa nei loro guardaroba Oltre alla mostra per il ventesimo anniversario è uscito nelle librerie italiane un libro dedicato a Louboutin. Il libro, edito da Rizzoli, si suddivide in sei capitoli: il primo contiene la biografia del designer e le sue prime esperienze di lavoro per Chanel e Yves Saint Laurent; il secondo descrive gli interni delle boutique internazionali della marchio; il terzo ripercorre i 20 anni di creazioni del marchio; il quarto raccoglie immagini intime delle case dello stilista a Parigi e in Egitto e gli ultimi due capitoli esplorano la collaborazione di Louboutin con il regista David Lynch, con il quale realizzò nel 2007 una mostra di scarpe intitolata Fetish, nella quale le calzature erano rappresentate come piccole sculture erotiche. Una mostra da vedere perché le louboutin non possono proprio essere considerate delle semplici scarpe; sono opere d’arte, oggetti di seduzione e gioielli senza tempo.
Valentina Ferrari