L’UNIVERSO ARTISTICO DI RIVAGLDF

L'arte di RivaGLDF

di Jo D’Ambrosio

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L’arte di RivaGLDF entra come un cyborg in un mondo di umani. Scomposta, dove il piano della memoria interseca temi di attualità e intime visioni del mondo. Quasi tutte con un minimo comune denominatore: le macchinine o le loro ombre, archetipo della sua estetica. Queste ultime risultano “l’entry level” dello sguardo di un qualsiasi fruitore. Visitare una sua mostra significa godere di una esperienza immersiva, circondati da migliaia di macchinine colorate. La verità la scopriamo solo in un secondo momento, dopo lo sguardo attenzionale, percepita la chiave di lettura, si svelano dietro tutte le sue opere immagini e allegorie che fanno parte del mondo RivaGLDF. L’uso dei colori, la dimensione, i modelli delle auto, le poche immagini, un traffico neuroestetico accompagnano ludicamente lo spettatore verso una dimensione intima tipica della memoria che si risveglia inconsciamente. RivaGLDF é vitale, dinamico, introspettivo, rumoroso, è portatore di un buon umore e una visione colta della vita. A volte sembra anche che le mostre non si esauriscano col mondo RivaGLDF, ma continuano a evocare, ricordare e onorare la memoria del passato e i suoi capolavori, costringendo allo stesso tempo lo sguardo degli spettatori verso una avanguardia e un futuro ancora tutto da creare. Un’avanguardia morale. Pronti a migrare in un’altra dimensione, dove tutto suggerisce un ritorno all’infanzia, ecco che invece l’atmosfera mette a nudo i ricordi, i traumi e le esperienze per essere liberi da sovrastrutture e ripensare se stessi e il proprio mondo. L’utilizzo terapeutico di una confusione che si fa idea e dà corpo e forma a un pensiero. Tra le importanti esposizioni a livello nazionale si ricordano quella di Palazzo Lombardia a Milano, presso l’Università Statale, quella nella rinomata galleria MiartGallery a Brera, la mostra personale presso la Banca di Piacenza e quella nel prestigioso Galata-Museo del Mare di Genova, ma ancora con la sua presenza a Napoli presso Villa Ardolino. L’artista poi sta vivendo un momento di grande successo anche a livello internazionale, esponendo in interessantissimi contesti come quelli cinesi di Hong Kong col supporto del Consolato Generale Italiano e presso quello che è attualmente l’unico ristorante 3 stelle Michelin italiano all’estero, il ristorante “Otto e mezzo” dello Chef e collezionista Umberto Bombana. Aprile 2024 è la volta di una installazione di grande valore sociale, presso la Sede della Croce Rossa a Milano, durante l’evento annuale di ArtWeek. Installazione realizzata proprio grazie al patrocinio della Croce Rossa. Inoltre il lavoro di RivaGLDF è stato selezionato per PMA – Crafts show, con presenza a novembre 2024 al Museo di Arte di Philadelphia. L’ultimo progetto “Paradox of Blue” è approdato anche sul grande schermo: Riva GLDF e la sua opera sono stati protagonisti acclamati al Festival dei Tulipani di Seta Nera (prestigiosa kermesse capitolina promossa da Rai Cinema) con il cortometraggio omonimo diretto dal regista Gabriele Lazzaro e prodotto da Sarabi Productions (casa di produzione della giornalista Didi Leoni) e da Skillshake. Al corto, presentato fuori concorso, è valsa una menzione speciale per l’alto valore estetico e sociale. L’arte che diventa cinema: nel film si vive la straordinaria genesi dell’opera di Riva GLDF, accompagnata dalle voci narranti della giornalista e del regista. Un’esperienza talmente riuscita che è attualmente in produzione un nuovo lavoro cinematografico ispirato ad un’altra opera iconica dell’artista. RivaGLDF è attualmente presentatore e direttore artistico di una trasmissione sull’arte contemporanea, “Ipotesi”. Afferisce insieme ad altri artisti al “Manifesto della dissociazione e nuova scomposizione”.

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