Da venerdì 5 a domenica 7 aprile 2019 torna miart, la Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Milano, nel padiglione 3 di Fieramilanocity. Giunta alla sua ventiquattresima edizione, miart dimostra di saper coniugare le esigenze del mercato dell’arte con la divulgazione culturale, l’attenzione al locale con l’apertura internazionale, in un dialogo continuo tra il passato e il presente della creatività. Il tutto, forte dell’appoggio di una città metropolitana e inclusiva come Milano, sempre più in grado di sostenere offerte culturali di eccellenza.
miart 2019: “Abbi cara ogni cosa”
Il titolo stesso dell’intera manifestazione è tratto dalla traduzione del poema Hold Everything Dear di Gareth Evans: “Abbi cara ogni cosa”. «Lo sguardo dell’arte getta una luce di attenzione sulle cose e, così facendo, genera valori che la storia, il collezionismo e i musei decidono di custodire, con un gesto di cura”, afferma il direttore artistico Alessandro Rabottini, «Per questa edizione, miart porge al suo pubblico l’invito a fare proprio il gesto di attenzione con cui l’arte custodisce la realtà nel momento in cui la trasforma».
L’arte osserva la realtà, posa uno sguardo che è tanto una forma di attenzione quanto un invito all’attenzione: si concentra anche sugli aspetti della vita apparentemente insignificanti, trasformandoli in potenti simboli dell’esistenza umana.
Durante le tre giornate di apertura al pubblico, miart offrirà opportunità e spunti per artisti, curatori, collezionisti, designer e pensatori internazionali, che avranno la possibilità di confrontarsi attorno a un tema unificante che, per l’attuale edizione, è il bene comune. Questo concetto sarà esplorato nelle sue molteplici declinazioni: la sua natura, le sue manifestazioni attuali, come crearlo, proteggerlo e quali possano essere le sue future espressioni.
Come da tradizione, miart si svolgerà in concomitanza alla Milano Art Week (1-7 aprile), diventandone l’epicentro stesso: una settimana di inaugurazioni, eventi, mostre e aperture speciali che coinvolgeranno l’intera città. Le maggiori istituzioni pubbliche e fondazioni private, dalla Fondazione Prada all’Hangar Bicocca, dal Museo del Novecento alla Triennale, collaboreranno sinergicamente nella creazione di un calendario ricco di iniziative dedicate all’arte moderna, all’arte contemporanea e al design.
Sarà dunque un’importante occasione di confronto e riflessione sullo stato attuale del mondo dell’arte e su come l’arte stessa possa testimoniare il presente che stiamo vivendo con tutte le sue sfaccettature e problematiche: dalla creatività femminile alle emergenze climatiche, dall’identità individuale fino ai nuovi traguardi della tecnologia. In questo scenario emerge in modo sempre più preminente la responsabilità sociale dell’arte nell’ottica del bene comune.
miart 2019: la Fiera
Sono molti i partner e gli sponsor di questa edizione di miart coinvolti nelle esposizioni, nei premi offerti e nei miartalks. Quest’anno la fiera sarà caratterizzata da una significativa crescita, tanto in dimensioni quanto ad importanza, rispetto alle edizioni precedenti: tra gli espositori in mostra, molti confermano il rapporto con miart, con i collezionisti e con il pubblico; cospicuo è anche il numero di nomi nuovi che hanno scelto per la prima volta Milano come palcoscenico.
Le 186 gallerie internazionali selezionate, provenienti da 19 paesi, rendono miart la fiera italiana con la più ampia offerta cronologica di opere d’arte, una vera e propria piattaforma di dialogo sulla continuità tra generazioni di artisti: dai primi anni del XX secolo alle creazioni più recenti, dai maestri del Dopoguerra ai talenti emergenti.
Le gallerie saranno suddivise in sette sezioni: le gallerie affermate di arte contemporanea e moderna (Established e Established Masters), di arte emergente (Emergent) e di design (Object). Un’attenzione particolare sarà inoltre riservata a Generations, che darà vita a dialoghi tra artisti di generazioni diverse, e Decades, che rappresenterà il Novecento attraverso un percorso scandito per decenni. E infine On Demand, sezione trasversale dedicata a opere che vivono grazie alla relazione con il contesto.
Una novità interessante sarà la campagna visiva multimediale Horizon, locandina dell’evento diffusa su tutti i social, affidata al fotografo Jonathan Frantini e diretta da Francesco Valtolina. Un gruppo di giovani spensierati gioca sullo sfondo di suggestivi scenari estivi, dando vita ad un racconto per immagini che celebra il momento della transizione, del cambiamento e dell’attesa del futuro.
In un settore sempre più affollato di fiere, mostre e nuove proposte, miart vuole emergere per una spiccata attitudine alla ricerca, all’osservazione della società e dei suoi cambiamenti, facendo dell’impegno riflessivo e divulgativo uno dei suoi punti di forza. L’obiettivo a lungo termine è quello di realizzare un percorso che porti miart ad essere attiva nella produzione moderna e contemporanea durante tutto l’anno e non solo nei tre giorni dell’evento, con la prospettiva di un progetto di più ampio respiro per cui la cultura dovrebbe essere percepita come asse strategico per generare valore.
Così facendo, miart si propone come motore di crescita per l’Italia, paese con un enorme patrimonio culturale ma con scarsa consapevolezza delle innumerevoli potenzialità dell’arte stessa nel generare ricchezza e benessere.
di Sofia Balbino
Miart 2019: un’avventura che continua
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