Questo settembre la città meneghina si è rianimata di una vitalità che negli ultimi due anni sembrava andata perduta. Dopo la Design Week e con pochi giorni di anticipo rispetto all’attesissima settimana della moda, la Milano Art Week torna come prima fiera in presenza d’Italia.
L’edizione 2021 di Miart è battezzata nel nome della poesia
La settimana dell’arte a Milano si apre con la consueta Miart, la fiera internazionale dell’arte moderna e contemporanea, promossa da Fiera Milano. L’evento, che si svolge dal 17 al 19 settembre, vanta la fortuna di essere la prima fiera in Italia a tornare in presenza (ma è visitabile anche online), e proprio per la sua 25esima edizione.
Quest’anno l’esposizione si lascia influenzare particolarmente da un campo letterario: la poesia. È così che il titolo dell’edizione 2021 è “Dismantling the silence” (letteralmente “smantellare il silenzio”), rifacendosi all’omonima raccolta di versi del poeta statunitense di origine serba Charles Simi, a cinquant’anni dalla sua pubblicazione.
Nicola Ricciardi spiega il significato di “Dismantling the silence”
A capo di Miart è da quest’anno direttore artistico Nicola Ricciardi, affermato critico e curatore d’arte contemporanea.
“Accetto con entusiasmo questa nuova sfida con l’ambizione di poter contribuire nel corso dei prossimi tre anni a consolidare Miart come punto di riferimento per le gallerie, gli artisti e i collezionisti italiani e internazionali. Se da un lato sarà mia cura garantire solidità e continuità rispetto al percorso tracciato prima di me, con intelligenza e lungimiranza, da Vincenzo de Bellis e Alessandro Rabottini, dall’altro mi dedicherò affinché il perimetro di Miart aderisca ai confini di un mondo inevitabilmente cambiato, mantenendo dunque uno sguardo dritto e aperto al futuro”.
Un mondo inevitabilmente cambiato, secondo Ricciardi, in cui “Dismantling the silence” vuole impegnarsi a colmare, almeno in parte, il vuoto culturale originato dalla pandemia e il silenzio che ne è conseguito.
Cosa si trova in mostra
Miart 2021 si declina in una serie di iniziative pensate per valorizzare nuovi dialoghi tra passato e presente, storia e sperimentazione, e promuovere lo sbocciare di nuove forme di comunicazione tra i soggetti che animano la fiera milanese.
A partecipare sono 142 gallerie provenienti da 20 Paesi, e sono previste 5 sezioni: Established Contemporary, Established Masters, Emergent, Decades e Generations.
I padiglioni di Fieramilanocity_MiCo presenteranno un mix di opere di artisti contemporanei affermati, maestri moderni e giovani emergenti in un percorso ricco di dialoghi, scoperte e riscoperte dai primi del Novecento alle creazioni delle ultime generazioni.
di Chiara Pellini