In occasione della Milano Design Week 2025, la Fabbrica del Vapore ospita una delle mostre più attese dell’edizione: “Sineddoche” di Nanda Vigo. Un titolo enigmatico, che gioca con il concetto filosofico di sineddoche, un meccanismo di significato che suggerisce l’uso di un dettaglio per rappresentare un tutto più ampio. La mostra si propone come un’esperienza immersiva, che esplora l’incontro tra arte, design e luce, invitando il visitatore a scoprire l’universo visionario di una delle figure più significative del design e dell’arte contemporanea.
Il concept della mostra
Sineddoche è una riflessione profonda sull’interazione tra luce, spazio e forma, temi cari alla carriera di Nanda Vigo. Artista e designer innovativa, Vigo ha sempre esplorato la relazione tra percezione sensoriale e ambiente costruito, e questa mostra non fa eccezione. All’interno della Fabbrica del Vapore, lo spazio espositivo diventa una piattaforma dove il pubblico è chiamato a vivere un’esperienza che va oltre il semplice sguardo: le opere si trasformano in stimoli che sollecitano emozioni, riflessioni e sensazioni.
Il dialogo tra luce e architettura
Nanda Vigo ha sempre trattato la luce come elemento fondamentale e questa mostra non fa che amplificare tale ricerca. Le sue opere, realizzate attraverso materiali e tecniche sperimentali, creano un dialogo tra la luminosità e la forma, tra l’ombra e la trasparenza. Ogni installazione in mostra è progettata per mettere in relazione la luce con l’architettura, giocando con l’illusione ottica e la percezione spaziale. L’ambiente espositivo diventa così una sorta di laboratorio sensoriale dove i visitatori possono immergersi in una dimensione che è allo stesso tempo fisica e immateriale, visibile e invisibile.

Opere in mostra
Al centro dell’esposizione, troviamo alcuni dei lavori più iconici di Nanda Vigo, tra cui “Light and Shadow”, una serie di sculture luminose che sembrano sfidare le leggi della fisica, e le sue famose “Spirali di Luce”, installazioni che esplorano il movimento della luce attraverso superfici curvate, creando un gioco dinamico di ombre e riflessi.
A completare la mostra, si trovano anche progetti di design che Vigo ha realizzato per alcuni dei marchi più prestigiosi. Questi pezzi, con la loro estetica pura e l’uso di materiali innovativi, raccontano un design in cui la funzionalità e la bellezza si intrecciano, dando vita a oggetti non solo utili, ma anche poetici.
La sineddoche come filosofia
Il titolo della mostra, Sineddoche, suggerisce un viaggio simbolico che va oltre l’analisi visiva. Vigo invita il pubblico a riflettere sulla totalità e la frammentazione, utilizzando la luce come metafora di questo gioco tra il particolare e l’universale. Ogni opera sembra essere un piccolo frammento di un tutto che non è mai del tutto visibile o comprensibile, proprio come la sineddoche suggerisce. In questo senso, la mostra non è solo un’esposizione di oggetti, ma un invito a un’esperienza di auto-riflessione e scoperta personale, dove ogni visitatore può interpretare le opere in base alla propria percezione e al proprio stato d’animo.
Un’esperienza sensoriale e intellettuale
La mostra “Sineddoche” non è solo un percorso visivo, ma un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Le installazioni, le luci e le ombre sono pensate per stimolare tutti i sensi. L’interazione tra spazio e forma provoca emozioni, stimola riflessioni filosofiche e offre un’occasione unica per comprendere il linguaggio poetico di Nanda Vigo. La mostra diventa quindi un vero e proprio spazio di dialogo tra l’arte e il pubblico, in cui il visitatore è parte integrante dell’opera, attraverso l’interazione con la luce e lo spazio che si trasforma continuamente.
Sineddoche alla Fabbrica del Vapore rappresenta una grande opportunità per entrare nel mondo affascinante di Nanda Vigo, dove arte, design e filosofia si incontrano in modo unico. Un’occasione imperdibile per vivere una Milano Design Week che non è solo un evento, ma una vera e propria esperienza di cambiamento e riflessione.