Luigi Ghirri "Icone paesaggi architetture" – Pensare per immagini

 
Luigi Ghirri, la fotografia come dialogo tra rappresentazione ed interpretazione.

Al MAXXI di Roma è in mostra fino al 27 ottobre la personale dedicata  a Luigi Ghirri ( 1943-1992). L’artista emiliano, la cui produzione si concentra tra gli anni settanta e ottanta, è una delle figure di maggior spicco della fotografia italiana ed internazionale soprattutto grazie all’idea che la fotografia sia il mezzo attraverso il quale aprire lo sguardo verso significativi percorsi visivi e alle mille sfumature della percezione. La fotografia per Ghirri è un “dover attraversare con lo sguardo”, porta dell’immaginario, essa stimola e sollecita delle domande sul mondo.
La personale ripercorre l’opera dell’artista secondo i tre temi principali del suo lavoro: icone, paesaggi, architetture. Oltre 300 tra fotografie, vintage print e materiali esposti, non in ordine cronologico proprio ripercorrere il lavoro dell’ artista secondo la sua peculiarità principale, la lettura aperta e reversibile, l’interazione.
Le fotografie sono a colori, chiari, immagini pulite, scenografie del mondo su cui lo sguardo indaga e si pone delle domane, senza trovare una risposta poiché il continuo interrogarsi è la risposta stessa. Le icone contemporanee, come le vetrine, le cartoline, immagini e sovrapposizione di immagini, gli oggetti che popolano la nostra quotidianità, si caricano di una grande forza evocativa e allo stesso tempo sono simbolo della collettività. I paesaggi e l’accostamento dell’artificiale e delle prospettive reali sono uno sguardo più profondo, intimo e non stereotipato della società. Le architetture che siano anonime costruzioni edilizie o opera d’autore sono un soggetto protagonista della narrazione ghirriana a cui l’artista dona rinnovata leggerezza.  Le persone, sono quasi sempre ritratte di spalle per dare alle stesse “un infinito numero di possibili identità, dalla mia mente di fotografo, a quella ultima: quella dell’osservatore…”; le persone comuni estrapolate dal contesto abituale si caricano di un significato nuovo.
Molti scrivendo di fotografia hanno detto che questa mostra sempre quello che già sappiamo: il risaputo; io credo invece che l’asserzione vada così corretta:  la fotografia mostra sempre quello che noi crediamo già di sapere”
 
Luigi Ghirri
“Icone  paesaggi architetture”
Dal 24/04/2013  al 27/10/2013
MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4°- 00196 Roma
www.fondazionemaxxi.it
(di Nicole Leonardi Vedova)

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