La prima domanda che ci si pone quando si legge Pininfarina è sicuramente da cosa abbia origine questo curioso nome. Dal soprannome Pinin, che era stato attribuito a Battista Farina, fondatore dell’omonima Carrozzeria Pinin Farina. Pinin in piemontese significa Giuseppino, e considerata la somiglianza di Battista con il padre Giuseppe, non poteva essere diversamente.
L’azienda
Portabandiera del Made in Italy, quest’azienda nei primi anni dalla sua fondazione (1930) era una realtà artigianale che permetteva ai clienti benestanti dell’epoca di potersi far costruire a loro piacimento la carrozzeria delle proprie automobili. L’ingegno e l’estro di Pinin, però, puntavano in alto, tanto da evolversi col tempo sino a diventare una vera e propria industria in grado di coprire tutte le esigenze del mercato, dalla progettazione della carrozzeria a quella di interi autoveicoli e mezzi di trasporto.
Se Battista Farina è stato tra i primi ad interessarsi all’aerodinamica (basti pensare alla Giulietta Spider), non è stato da meno il figlio Sergio, designer di fama mondiale, ha preso in mano l’azienda Pininfarina fino alla sua morte, continuando il lavoro del padre ed ampliandolo sempre più grazie a notevoli collaborazioni e partnership.
Pininfarina Segno rende omaggio a Leonardo Da Vinci
La collezione firmata Pininfarina è stata presentata presso la libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II, luogo simbolo della cultura e del sapere, con il sottofondo delle memorabili parole di due studiosi del Rinascimento Italiano. Leonardo 500th & Codex nasce in primis come celebrazione dell’anniversario della scomparsa di Da Vinci, e vuole farsi promotrice del binomio tradizione e innovazione, ieri-oggi-domani, come fa presente Paolo Farina, Presidente del Gruppo. Per realizzarla infatti, alla base c’è un progetto super cool lanciato agli studenti dello IED di Torino, i quali, entusiasti e stimolati, hanno dimostrato grande impegno contribuendo in ogni aspetto.
Codex
Codex è il nome che la Pininfarina Segno ha voluto dedicare al genio toscano, ispirandosi al carattere di Leonardo, un uomo che amava il design ma al tempo stesso era felice di conservare dei segreti, che a volte faceva scoprire come fossero degli enigmi. Si tratta di un oggetto cilindrico in alluminio e legno di noce massello, e per scoprirne il contenuto è necessario inserire la corretta sequenza di lettere che compongono il codice segreto. Sono 500 gli esemplari disponibili di Codex by Pininfarina Segno.
Leonardo 500th e Filum
Per interpretare questa nuova linea di stilo griffate Pininfarina Segno, occorre avere un pizzico di genialità ed estro, caratteristiche che camminano di pari passo all’artigianalità. Tra i pezzi presentati, quello che rappresenta al meglio la figura di Leonardo è sicuramente la Silver Luxury Edition in argento 925, che custodisce, tra i vari, due diamanti, i Leonardo Da Vinci Cut, tagliati secondo i disegni de la De Divina Proportione.
Il particolare taglio Leonardo Da Vinci Cut è stato brevettato da un’importante azienda fiorentina specializzata nella fornitura di diamanti. A completare la collezione si aggiunge Filum. Ispirata ai “nodi vinciani”, è l’ultima stilo nata in casa Pininfarina e la prima in assoluto ad essere realizzata completamente in titanio secondo la tecnica del Direct Metal Laser Sintering.
Tutti i pezzi proposti da Pininfarina sono dei veri e propri capolavori, nonché progetti d’ingegneria che ci ricordano quanto si abbia sempre da imparare e sperimentare, ma soprattutto che insegnano a trasmettere ai giovani, i designer del domani, più stimoli possibili al fine di poter mettere l’amore in ogni progetto da realizzare.
di Agnese Pasquinelli