Achille Castiglioni – Quando la creatività nasce dal “gioco”

 
Lui giocava con le idee, ma anche con noi. E noi con lui. Per papà dal reciproco stimolarsi nasceva la creatività. Ed è quello che anch’io provo a fare oggi con chi viene qui: aprire la mente, incuriosire” (Giovanna Castiglioni).
È con questo spirito che la famiglia di Achille Castiglioni trasforma, nel 2006, lo studio storico del designer italiano per eccellenza in un Museo, aprendo le porte del luogo in cui tutte le sue idee presero vita.
La Fondazione Achille Castiglioni, che nasce con il sostegno della Triennale di Milano, conserva tutti i prototipi, i disegni, gli appunti e la documentazione d’archivio permettendo ai visitatori di ricostruire l’intero iter progettuale che si nasconde dietro ogni sua straordinaria invenzione. A guidarli in questo viaggio onirico è Giovanna Castiglioni, figlia del designer e responsabile dello Studio Museo e della Fondazione: filtrando ogni racconto e aneddoto con l’affetto e l’ammirazione che solo una figlia può provare per il proprio padre, conduce il visitatore con ironia, semplicità ed entusiasmo nel mondo del design e, soprattutto, nel cuore e nella mente di Achille Castiglioni.
Ogni progetto prende vita nell’immaginario del visitatore, arricchito dalla storia che si cela dietro ad esso: è il caso della seduta SELLA, pensata per permettere alle donne della sua famiglia di sedersi durante le lunghe telefonate; della sedia IRMA, dedicata alla moglie e ideata per alleviare i suoi dolori alla schiena; della famosa lampada ARCO che grazie al foro praticato nella base permette uno spostamento agevole della stessa inserendovi per esempio un semplice manico di scopa.
Si tratta di un luogo nascosto, magico e suggestivo, anche per coloro che approcciano al mondo del design da profani, intriso di calore familiare e genialità. Un piccolo e fantastico viaggio che merita assolutamente di essere vissuto.
 
(di Beatrice Barbieri)
 
 
 

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