Sempre di più le proposte “green” attirano e riscuotono grande successo. Questa è la volta di Fedor Van der Valk, che con il suo giardino sospeso, ri-inventa e ri-interpreta l’idea classica del giardino.
Le tipologie di giardino sono molteplici, dalle più viste e utilizzate alle più sperimentali e innovative. Quelle più stravaganti e impensabili sono spesso e volentieri quelle nate dalle menti di designer illuminati: dopo il giardino verticale è ora la volta del giardino sospeso, ovvero lo “string garden”. Progettato dal designer olandese Fedor Van der Valk, lo string garden è, letteralmente, un”giardino su corda” ovvero una composizione di piante e fiori che, piuttosto che crescere all’interno di un vaso o un’aiuola, viene appesa al soffitto e sorretta da numerosi intrecci e filamenti.
Dall’effetto sorprendente crea un’atmosfera suggestiva e affascinante. String garden (giardino a stringhe) fa riferimento ad una pratica ornamentale molto diffusa in Giappone. Si tratta della coltivazione chiamata Kokedama che permette di far crescere piccole piante formato bonsai le cui radici stanno dentro a delle piccole sfere di terra e muschio, con un sistema di nutrimento d’acqua studiato appositamente, che garantisce il perfetto sostentamento di queste piante formato “pocket”.
Van der Milk realizza i suoi giardini senza limitazioni, spaziando dai fiori, alla frutta, fino ad alberi di notevoli dimensioni, dimostrando grande abilità e maestria. All’interno del suo studio di Amsterdam si possono ammirare centinaia di piante che, fluttuanti nell’aria, rappresentano ognuna una piccola opera d’arte.
Greta Cevenini
Per saperne di più: www.stringgardens.com