Willy Wonka fatti più in là. Dal 9 al 12 febbraio 2017 arriva a Milano il Salon du Chocolat. Altro che fabbrica di cioccolato!
La più importante manifestazione mondiale dedicata al cioccolato sbarca infatti negli spazi del MiCo per la seconda edizione, e le delizie sopraffine sono garantite. 84mila metri quadri saranno invasi da espositori, masterclass e spettacoli; un vero e proprio inno al cioccolato in ogni sua declinazione.
Gustosi (ed illustri) tanto quanto le prelibatezze al cacao saranno gli ospiti del Salon du Chocolat. A partire da Ernst Knam, Chef e Maître Chocolatier che accoglierà i visitatori all’ingresso grazie ad una scultura interamente fatta di cioccolato e dedicata a S. Valentino. Sempre a proposito della festa degli innamorati, il cioccolatiere campione del mondo Davide Comaschi realizzerà un cioccolatino per celebrarla, venduto in esclusiva nel Salone e il cui ricavato sarà devoluto alla charity LILT Milano.
E se si parla di eccellenze dell’enogastronomia nostrana, non può certo mancare Carlo Cracco. Lo Chef sarà infatti presente con la sua Associazione Maestro Martino e farà sfidare alcuni dei suoi talenti più promettenti a colpi di prelibatezze al cacao.
Milano è sempre Milano, e nella città del Quadrilatero il mondo della moda non può che avere una presenza dirompente. Durante tutto il Salone sarà infatti possibile assistere alla Chocolate Gallery, una sfilata di abiti firmati dall’Accademia Maestri Pasticceri Italiani in collaborazione con la Nuova Accademia di Belle Arti. Il tema della collezione? Il cioccolato, ça va sans dire, presente anche fisicamente su gonne, giacche e accessori.
E ancora: cooking show di cioccolateria vegana, l’area Chocoland dedicata ai più piccini, espositori provenienti da decine di paesi diversi – fra cui il Camerun, esportatore della preziosa varietà di cacao Theobroma – un Giardino Magico dedicato al Maestro Iginio Massari, per concludere con la consegna della Tavoletta d’Oro, l’Oscar al cioccolato italiano di qualità.
Dite la verità: vi state già leccando i baffi?
di Martina Faralli