Scenografie del Cinema tra passato, presente e futuro

Twilight

Scenografie di tutti i tempi, ricreazione di spazi realmente esistiti e sogni di un futuro ancora lontano: il cinema sembra evidenziare come il paesaggio che circonda una scena, gli oggetti che animano l’ambientazione e il gusto per il bello non siano mai mancati, anzi, abbiano sempre ricevuto un occhio di riguardo.

Dal libro di Francis Scott Fitzgerald nasce una fedele rappresentazione della società dei ruggenti anni Venti fatta di lusso e vizi. Il film è “Il Grande Gatsby” del regista Buz Luhrmann, che ha permesso di ricostruire la reggia del milionario protagonista – interpretato da Leonardo Di Caprio – immerso nei suoi numerosi party sfarzosi, con esplosioni di luci e colori in stile originale che traspirano Art Decò; lampadari di cristallo, pavimenti e mobili intarsiati d’oro, divani e cuscini ricamati. Tutto luccica ed è ben in mostra, come pezzi vintage o creazioni speciali di famosi marchi della moda e del lusso. Meritato il premio Oscar come miglior scenografia nel 2014.

Gli amanti della saga di “Twilight” sanno che i vampiri non hanno vita facile, e saranno stati indubbiamente ammaliati dalle avventure amorose di Kristen Stewart e dal fascino di Robert Pattinson o Taylor Lautner. La scenografia che fa da sfondo è una splendida casa moderna e minimale, ove spiccano arredi del calibro di Arco, la lampada dei fratelli Castiglioni e Barcellona, e la sedia disegnata da Mies Van Der Rohe. La villa dei Cullen dei tempi moderni è una vera e propria chicca di design, imponente, costituita da ampie vetrate e legno, e immersa nel verde di boschi sconfinati. Anche il clima sembra donare fascino aggiunto alla location, grazie alle frequenti piogge malinconiche dal tipico gusto vampiresco.

Infine, un film che ci proietta nel futuro è certamente “2001: Odissea nello spazio” di  Stanley Kubrick (1968). Questa pellicola si candidò all’Oscar per l’idea di arredo e ricreazione di un’atmosfera spostata in avanti di 30 anni partendo dalle idee dello scenografo Hans Kurt Lange, proveniente niente meno che dal reparto progettazione della Nasa. Lange offrì una sua personale interpretazione della visione di futuro, visione che ispira ancora oggi i costruttori contemporanei.

Nelle scene si può notare infatti come le grandi stanze futuristiche posseggano richiami neoclassici, e come i pezzi inseriti siano diventati cult indiscussi: la poltrona Djinn, prodotta da Airborne International, è un elemento avvenieristico ed evoluto rispetto alla silhouette originale; i progetti di Arne Jacobsen celebrano invece il design danese.

di Silvia Fabris

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