Il vetro come tela
Simon Berger progetta la sua opera facendo riferimento allo scultore neoclassico Antonio Canova, in particolare a “Le tre grazie”. Utilizzando un martello e altri strumenti scultorei adatti, Berger incide i ritratti di queste grazie sul vetro, che in questo caso funge da vera e propria tela.
L’artista separa le tre Grazie e le raffigura come singole figure: ciascuna di esse merita uno studio attento, preciso e sofisticato, e in qualche modo distaccato dalle altre. Il linguaggio scultoreo di Berger si mixa perfettamente a quello di Canova. Per omaggiare l’artista neoclassico, Berger propone un’installazione posta sempre a Casa Robegan, rappresentante lo stesso Canova: un vero e proprio inno alla sua figura, alla sua opera e alla sua fama.
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