Chanel fa risplendere di luce Venezia con la sua collezione di Haute Joaillerie. Il celebre marchio francese ha deliziato la città dei Dogi per una tre giorni sotto il segno del leone, segno zodiacale di Coco, suo oggetto cult e simbolo di San Marco, il famoso leone alato del patrono della città, della quale Madame Gabrielle era perdutamente innamorata.
Comar, direttore della divisione gioielleria Chanel, parla di quest’esperienza come di un viaggio creativo nel mondo evocativo di Coco, del leone e della Serenissima. Elementi topici che oggi vengono riportati in luce attraverso questa collezione/tributo di alta gioielleria della maison. La presentazione ufficiale si è svolta nella cornice della Misericordia e Comar ha voluto esprimere il suo forte desiderio di rendere quest’ultima un classico senza tempo, un simbolo imprescindibile oltre che inconfondibile.
Esposti 58 pezzi ricoperti di diamanti bianchi e gialli e fiumi di perle, oltre che di sogni. Estremamente simbolici e iconografici i cristalli di rocca e i lapislazzuli in castoni d’oro bianco, platino e oro giallo. Sicuramente non per tutti e non economici, questi fantastici esempi di alta gioielleria partono da un prezzo minimo di trentamila euro per l’anello Lion Venitien, per arrivare a una cifra massima di oltre tre milioni di euro per il collier Lion Royal. Collier che ha dell’incredibile, come sottolinea Comar, sotto tutti i punti di vista, oltre al fatto che è smontabile e modulabile tra diverse montature di platino e diamanti di diversi tagli.
Gabrielle Chanel ha fatto, all’epoca, di Venezia la sua città. Nata sotto lo stesso segno della città dei Dogi, ritrova questo simbolo dappertutto, su palazzi, porte, mosaici e statue di pietra e ne rimane incantata. Ora la maison è in crescita non solo nel retail ma anche nella manifattura, che vede questa nuova collezione rievocare proprio l’incanto, il lusso di allora, battezzata ”Sous le signe du Lion’‘, totalmente svelata durante le giornate dell’alta moda parigina. La prima inoltre a essere realizzata nell’atelier interno alla Maison in Place Vendome, inaugurata nel 2012, di cui il direttore si ritiene molto orgoglioso.
Comar ha deciso di fare una donazione, attraverso il marchio, per il restauro del mosaico della basilica di San Marco, raffigurante proprio il leone alato. L’intenzione è quella di celebrare a 360 gradi lo spirito e la vera natura di Coco Chanel, che mise per la prima volta piede a Venezia nel 1920 e qui prese e lasciò un segno indelebile. Chanel ha vissuto il suo primo incontro con il leone di Venezia come più di una semplice coincidenza. Per lei il re dello zodiaco sarebbe diventato il segno del suo destino.
Il business della maison ha festeggiato lo scorso febbraio ottant’anni di attività e oggi conta ben 48 boutique in tutto il mondo e una in apertura a novembre a Ginevra, oltre ai diversi punti vendita in arrivo tra Usa, Middle e Far East.
(di Sophia Salaroli)