Dopo una posticipazione a causa della pandemia, finalmente può avvenire l’inaugurazione della terza avenue del mitologico brand Superstudio, creato nei mitici anni Ottanta da Gisella Borioli (Owner CEO di Superstudio) e Flavio Lucchini: Superstudio Maxi, in occasione della Milano Design Week con il programma multimediale Design beyond Design.
Format innovativo in uno spazio ibrido che mescola i diversi linguaggi dell’arte e del design
Un progetto che nasce in seno di una città attraversata negli ultimi anni da movimenti urbanistici che fanno del capoluogo lombardo uno dei più avvincenti nel panorama europeo contemporaneo. Con una superficie di 7200 mq, 8 metri di altezza, un cortile di 2800 mq e una capienza di 3400 persone, sarà lo spazio polivalente multiculturale, bypassando la distinzione in termini di settore, adibito a eventi, workshop, laboratori, lecture, più grande della città e non solo. Superstudio Maxi è l’unica sede in Europa ad aver ottenuto il certificato Leed, ovvero il regolamento mondiale per la costruzione di edifici ecologici.
La rinascita delle periferie grazie alla moda e al design
Superstudio Maxi prende forma in un ex industria siderurgica recuperata in via Moncucco, zona Famagosta. Un pezzo di periferia che si sta riqualificando poco a poco, con il desiderio di avviarsi verso la cosiddetta gentrification, un riscatto per molti. L’idea di Superstudio Più è stata apprezzata sin da subito dall’assessore all’urbanistica del Comune di Milano, felice del fatto che sia stato fatto un investimento così importante, reso possibile grazie anche ai proficui incentivi predisposti per il recupero delle aree abbandonate.
Gisella Borioli presenta il Superstudio Maxi non tanto come un format innovativo che mira alle esposizioni dei marchi, quali restano al Superstudio di via Tortona, bensì a un nuovo concetto di fare fiera, utilizzando le sue parole “una mostra metafisica a invito”. Al Maxi si esporrà gratuitamente e vi si potrà accedere solo su invito. Le realtà diverse che circoleranno all’interno del nuovo spazio andranno dal poeta Ivan, che ha dedicato dei versi straordinari e appropriati al progetto, sino al montaggio di video dei lavori fatti con Giovanni Gastel.
Superstudio Maxi quest’anno si prende la sua rivincita e apre le sue porte lanciando un messaggio dal significato che vuole far riflettere. Flavio Lucchini, noto artista, ha realizzato per il Maxi “Divine”, una scultura in vetroresina dipinta di oro, pensata come un inno alla cultura del fare di moda e design, oltre che ad essere simbolo di rinascita della città dopo il baratro creato dalla pandemia. “Divine” rappresenta una donna, figura cardine e colonna portante dell’intero Paese, portando con sé bellezza e mistero, due punti essenziali per gli artisti.
Da zona Tortona a Moncucco District: cosa aspettarsi da Superstudio Maxi
Innegabile che protagonista sarà il design, declinato però in una maniera accattivante, sostenibile e anticonformista, con 6 installazioni, tra cui il Pop Design (con una serie di irriverenti sedie) di Diego e Guido Guglielmetto e Franco Mello, l’Anti Design di Gianni Amaudo con dei divanetti-cartoon, le sculture di carta di Daniele Papuli, il Pandemic Design di Luca Gnizio, che ha riprodotto un ambiente di vita con l’utilizzo deli scarti industriali e la cascata luminosa di Adriana Lohmann e Giò Colonna Romano.
Grande novità anche per il vicino polo universitario IULM. Gli studenti presenteranno infatti alcuni progetti, tra cui il laboratorio sull’Intelligenza Artificiale applicata alla moda e al design, andando ad arricchire l’offerta culturale della Barona. A completare il quadro ci sarà la “Vision Room”, dedicata agli eventi più raccolti e dove prenderanno parte talk, filmati, video e presentazioni. All’interno di questa sala prenderà forma “Outsider”, un docu-racconto imperdibile di un designer fuori dal coro, dedito all’approfondimento della mutazione del quartiere Barona.
Superdesign Show September 2021 – Special Edition
Pur avendo lasciando ampio spazio al nuovo nato in famiglia Superstudio, anche quest’ultimo hub di via Tortona ha in serbo delle novità per l’edizione settembrina della Design Week. Un mese di rinascita, di ripartenza, fatto di importanti cambiamenti incentrati sulle istanze di concretezza, innovazione, inclusività e soprattutto leggerezza. Per esprimere meglio il concetto, al Superstudio Più nasce R/evolution, un format che si compone di 12 mostre curatoriali che affrontano temi di attualità quali le icone del nuovo millennio, le nuove tecniche di produzione, la creatività femminile, ma anche il vivere e lavorare open air. Una condizione che nell’ultimo periodo è mancata fortemente.
Quella di quest’anno sarà una Milano Design Week ricca sotto molti punti di vista; non resta che prender parte al vasto programma di eventi in giro per le vie milanesi, da anni protagoniste di uno degli eventi meneghini invidiati da tutto il mondo. Ci saranno meno turisti internazionali (forse) ma null’altro verrà meno. Inoltre, grazie all’inaugurazione di Superstudio Maxi, c’è la speranza che il Fuorisalone riesca ad aprirsi e toccare anche le vie comprese tra il tratto della Roggia Carlesca, la circonvallazione e viale Famagosta.
di Agnese Pasquinelli