Mettere l’opera in contatto con lo spazio che la circonda e col tempo che l’ha preceduta, ispirata e ospitata.
Kan Yasuda, celebre scultore giapponese e collezionista di innumerevoli riconoscimenti sia in Toscana (dove vive) che in Giappone, ha voluto “Toccare il tempo” e ha voluto farlo con una doppia esposizione in mostra a Torino, fino al 16 settembre.
“Attraverso il tatto e il contatto con l’opera d’arte è possibile cogliere l’attimo nel momento storico dell’opera, avvertirne il fluire del tempo e fermarlo per un istante”.
Questo il leitmotiv della mostra organizzata da ERSEL in collaborazione con la “Fondazione Renzo Giubergia” e ospitata da due luoghi di grande fascino, il Parco del Valentino e la sede di ERSEL, appunto.
Sculture monumentali, enormi sassi levigati dal tempo e strutture squadrate e monolitiche penetrate da eloquenti aperture. Anche il colore gioca a contrapporsi, fra il bianco del marmo di Carrara e le tinte scure del metallo e del granito.
Scrive di lui Antonio Paolucci, storico dell’arte e direttore dei Musei Vaticani: “Le opere di Yasuda si collocano nello spazio come presenze vive e in certo senso sacre. Sembrano chiedere al riguardante contemplazione e silenzio. Un dio, probabilmente, abita i suoi oggetti in marmo e in bronzo”.
Fabiana Parisi
ERSEL, Piazza Solferino,
11-12 maggio/16 settembre 2011
dal lunedì al venerdì
ore 10:00 – 18:00
Ingresso gratuito
Per informazioni: 011-5520294
www.ersel.it