Quest’anno la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia compie 75 anni. Grande festa dunque in Laguna, dove sarà celebrato l’importante traguardo. Ad accompagnarci durante le serate di apertura e di chiusura del Festival, che si terrà dal 29 agosto all’8 settembre, sarà Michele Riondino, padrino già annunciato di questa edizione. Tarantino, classe 1979, la sua carriera si divide tra cinema, teatro, serie tv e musica. Lo ricordiamo in “Distretto di Polizia” e “Il giovane Montalbano”. La tradizione della conduzione maschile, quindi, iniziata lo scorso anno, continua rompendo di nuovo la lunga tradizione delle madrine, tra cui ricordiamo Sonia Bergamasco, Luisa Ranieri ed Eva Riccobono, tra le più recenti.
È già nota anche la presenza di David Paul Cronenberg e Vanessa Redgrave, che si aggiudicheranno a Venezia il prestigiosissimo Leone D’oro alla Carriera. Lui, regista, è un abituè degli scenari internazionali: pluricandidato in manifestazioni come i Golden Globe, gli Oscar e Cannes; lei, attrice londinese che vanta un Oscar e ben due Golden Globe.
Continuando a parlare di premi, è stata pubblicata la composizione della giuria Venezia75, che assegnerà l’ambitissimo Leone d’Oro per il Miglior Film, i Leoni d’Argento, il Gran Premio della Giuria e Miglior Regia, la Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Femminile, il premio per la Miglior Sceneggiatura e il premio speciale della giuria. Ultimo, e forse più atteso, il premio Marcello Mastroianni, assegnato ad un giovane attore (o attrice) emergente. Sarà il regista Guillermo del Toro, premiato a Venezia lo scorso anno come Miglior Film e Miglior Regia con “La forma dell’acqua”, a presidiare la giuria, accompagnato da Sylvia Chang Trine Dyrholm, Nole Garcia, Paolo Genovese, Malgorzata Szumowska, Taika Waititi, Christoph Waltz e Naomi Watts.
I film in concorso, ovvero la categoria delle 21 pellicole prescelte, sono: First man di Damien Chapelle (film di apertura ), The Mountain di Rick Alverson, The sisters brothers di Jacques Audiard, Doubles Vies di Olivier Assayas, The Ballad of Buster Scruggs di Ethan Coen e Joel Coen, Vox Lux di Brady Corbet, Roma di Alfonso Cuaròn, 22 July di Paul Greengrass, Suspiria di Luca Guadagnino, Werk ohne autor (opera senza autore) di Florian Henckel von Donnersmarck, The nightingale di Jennifer Kent, The favorite di Yorgos Lanthimos, Peterloo di Mike Leigh, Capri revolution di Mario Martone, What you gonna do when the world’s on fire? di Roberto Minervini, Napszallta (sunset) di Làszlò Nemes, Frères Ennemis di David Oelhoffen, Nuestro tiempo di Carlos Reygadas, At eternity’s gate di Julian Schnabel, Acousada di Gonzalo Tobal, Zan (killing) di Shinya Tsukamoto
L’Italia è quindi protagonista indiscussa di questa edizione del Festival. I registi Martone, Guadagnino e Minervini in concorso, e la presenza di Paolo Genovese in giuria. Inoltre, il film di Jasmine Trinca, Sulla mia pelle, aprirà la categoria Orizzonti. La storia racconta il caso di Stefano Cucchi, interpretato da Alessandro Borghi e dalla stessa Jasmine Trinca, nelle vesti della sorella del protagonista. C’è molta attesa su questa pellicola, così come per i dibattiti che scatenerà.
Dunque, agenda alla mano: il primissimo appuntamento è in Sala Darsena il 28 agosto, dove nella serata di preapertura andrà in onda un classico del cinema muto: Il Golem – come venne al mondo (1920) di Paul Wegener. Il film racconta la favola ebraica di una statuetta di argilla a cui viene data la vita attraverso un rituale arcano di un rabbino. Il Golem aveva il compito di proteggere gli ebrei dalla loro storica e interminabile caccia. La sera successiva, il 29 agosto, andrà in scena la cerimonia di inaugurazione in Sala Grande (Palazzo del Cinema), dove ad aprire il Festival sarà First man di Damien Chazelle, regista già conosciuto al Lido per La La Land e Whiplash.
La storia (tratta dal libro di James R. Hansens), prodotta dalla Universal Pictures e interpretata da Ryan Gosling, Jason Clarke e Claire Foy, racconta (in prima persona) la straordinaria impresa di Neil Armstrong, che conquistò la Luna attraverso la pericolosa missione Apollo 11, e svela tutti i suoi retroscena. Il film di apertura è una scelta molto importante in quanto sancisce la tendenza del Festival. Nelle edizioni passate era toccato a Matt Damon e Alexander Payne, registi e interpreti di Downsizing nel 2017, mentre ricordiamo il 2016 con La La Land e la sua triste storia. Per quest’anno ci si aspettava un grande film di apertura, e così è stato.
Inizia quindi il conto alla rovescia verso Venezia75. Attesissima da amanti del cinema e del fashion, la Laguna nei giorni della Mostra non avrà certamente nulla da invidiare ai panorami hollywoodiani. La “Bella Italia” sarà ancora una volta il trampolino di lancio per numerosi film, e chissà se anche questa volta gli stessi andranno a vincere l’Oscar. Sicuramente l’augurio che ci facciamo è sempre lo stesso: che il grande Cinema non smetta di stupirci e soprattutto…Che vinca il migliore!
di Jennifer Pini