Il Festival delle contrapposizioni, quello in scena in questi giorni a Sanremo: non solo di sfida tra i cantanti in gara, ma anche tra bellezza e normalità. Da un lato, ad esempio, la bellezza di Bar Refaeli, dall’altro la “normalità” di Luciana Littizzetto che conduce con dialettica particolarmente speziata.
Il palcoscenico dai toni scuri con pochissimi fiori, progettato per la prima volta da una donna, Francesca Montinaro, appare molto teatrale ma poco in stile ‘festivaliera’, è rischiarato dagli outfit della comica-conduttrice: vista in abiti interi o spezzati, al ginocchio o poco sopra, gonne a palloncino o svasate anni ’50 con la vita segnata, tessuti preziosi come il taffetà o caldi come il velluto, con miriadi di applicazioni in Swarovski o dettagli futuristici in lamè argentato. Inversione di rotta, poi, con gli abiti di Gabriele Colangelo, monocromo (bianco ghiaccio il primo, verde il secondo), a sacco con maniche a tre quarti. Mostra il lato più sexy con l’abito nero lungo: la profonda scollatura a V in tulle e l’alta cintura rigida in metallo dorato in vita, con bracciale coordinato, mettono in risalto la femminilità della presentatrice. Per la serata di San Valentino, si concede un paio di sandali altissimi rosso fuoco.
Da segnalare i look delle sorelle Parodi, Cristina e Benedetta, elegantissime in Blumarine, gli outfits di Roberto Cavalli, indossati da Bar Refaeli: in particolar modo il suit, giacca e pantaloni, effetto nude look in pizzo, paillettes e tulle. Immagine sottotono invece per Carla Bruni, tailleur pantalone grigio cenere, poco adatto per il palcoscenico dell’Ariston. Splendida Laura Chiatti, che canta “Felicità” con Al Bano, in abito bustier nero lungo drappeggiato sul fianco.
Blugirl e Blumarine vestono Annalisa per l’intera kermesse sanremese, Chiara sceglie Alberta Ferretti, Malika Ayane indossa per la serata finale Lorenzo Riva, mentre l’attesissima e discussa Bianca Balti sceglie Dolce&Gabbana, brand del quale è testimonial.
(di Mariachiara Ragazzoli)