Nel giorno del matrimonio, lo sappiamo, c’è solo una protagonista … la sposa! Anche se passa in secondo piano, lo sposo deve comunque seguire alcune regole fondamentali dettate dal galateo, soprattutto per quanto riguarda l’abito. Le collezioni sposa sono sempre in costante cambiamento per forme, colori, tessuti, accessori, ricami, mentre, in generale, il buon gusto è la caratteristica che prevale nella scelta dell’abito maschile. Certo ci sono sempre i più ‘modaioli’ che azzardano qualche originalità, ma la sobrietà e l’eleganza vincono sempre.
Inutile dirlo, il Tight è sempre molto affascinante, ma attenzione: è indicato solo per le cerimonie celebrate nel mattino o al massimo nel primo pomeriggio. Il tight è costituito da una giacca in fresco lana in nero/grigio con code larghe, da indossare rigorosamente allacciata, e i pantaloni sono in gessato grigio e nero. Con il tight è d’obbligo il doppio petto, sempre in tinta unica, tono su tono o nelle tonalità più chiare per dar luce all’intero completo. La camicia, ovviamente bianca (o avorio), con polsini da gemelli e colletto rigido. La cravatta sarà grigia ad Ascot (o plastron) fermata dal classico spillo con la perla (l’utilizzo del tight si limita infatti alle reali corse di Ascot in Inghilterra, a metà giugno). Le calze rigorosamente nere o antracite, in cotone, filo di scozia o seta e al ginocchio, con scarpe stringate in pelle nera. All’occhiello una gardenia o un garofano bianco, simboli di fedeltà, ma se preferite potete optare per una boutonnière che riprenda i fiori del bouquet della sposa.
Meno “formale” al tight, il mezzo tight con un taglio identico, ma a mezza coda. In questo caso si possono evitare i guanti e il cilindro. Il galateo suggerisce allo sposo di indossare il tight così come ai padri, anche ai testimoni e ai fratelli degli sposi.
Se la cerimonia è pomeridiana o serale, l’abito ideale è il Frac, ormai non più utilizzato se non dai professori di orchestre o dagli Ambasciatori in Vaticano. L’invito a un evento in frac, dovrebbe portare la dicitura “cravatta bianca”. Caratterizzato dalle code a rondine, il frac deriva da un modello settecentesco e prevede: giacca blu scuro o nera, con coda, pantaloni con banda di raso, panciotto bianco in piquet, camicia con sparato inamidato e colletto diplomatico, il farfallino o papillon, anch’esso in piquet bianco (se nero si darebbe vita al noto smoking).
Che ne dite invece dell’abito classico? Sempre una garanzia senza rischiare mai di essere fuori luogo!
I colori consigliati sono tassativamente il blu, il classico nero o il grigio.
Il pantalone senza risvolto, la camicia con colletto morbido e una cravatta, pochette nel taschino della giacca in lino bianco (sconsigliatissimo il coordinato tra pochette e cravatta!).
Alcuni dei più importanti stilisti di abiti da sposo hanno presentato le nuove collezioni 2015 a Si Sposa Italia Collezioni, tra questi: Cleofe Finati by Archetipo la cui ispirazione delle collezioni trae origine dal significato del termine filosofico da cui prende il nome l’azienda, l’archetipo, ossia l’essenza più pura, l’originale per eccellenza. Tradotto nell’ambito della moda ciò significa togliere “il più possibile”, senza che il taglio e la linea dell’abito ne risentano. Carlo Pignatelli: i suoi capi sono sempre ricercati e caratterizzati da dettagli e tessuti unici proposti in accostamenti inediti. Grimaldi: le forme avvitate e le lunghezze ridotte delle giacche fasciano la figura dello sposo. Abiti dai tagli sartoriali realizzati con tessuti luminosi sono il risultato di una originale e moderna creatività. Ogni abito è reso ancor più prezioso da originali accessori: la spilla gioiello o il ferma-nodo di cristalli swarowsky. Privè: affascinante, elegante, giovane e alla moda. L’arte creativa e il design più attuale si coniugano all’alta sartoria per realizzare l’eccellenza. Chi veste Privè è l’indiscusso protagonista prima durante e dopo la cerimonia. Infine, Ottavio Nuccio Gala ripropone le sue cinque famose collezioni, disegnate da Mario Moreno, ricche nei tessuti, ricami,abbinamenti differenti per essere sempre innovativi per ricerca e qualità, al passo con la moda, ma conservando l’eleganza che le contraddistingue. Colore, colore, colore… il 2015 sarà all’insegna della rinascita, dei colori forti e decisi, dei toni pastello, degli abbinamenti estrosi che rendono la cerimonia un momento romantico e divertente allo stesso tempo.
Un consiglio a tutti gli sposi: non rischiate di trovarvi all’altare con un colore o un modello del tutto inadeguato allo stile della sposa. E’ bene che vi facciate consigliare dalle amiche della sposa o dalla madre di lei, ancora meglio dai propri wedding planners.
Sposo sì …. Ma con stile!
di Francesca Porro e Alessia Giammello (FA CHIC Wedding & Event Planner)