Niente party esclusivi e danze scatenate
La 79esima edizione dell’anticamera degli Oscar si fa luce con la consegna dei premi all’interno del Beverly Hilton Hotel. I più informati non resteranno stupiti di fronte a questa notizia, ma per chi fosse ignaro della presa di questa “drastica” decisione da parte della Hollywood Foreign Press Association, deve andare a ritroso, sino al lancio da parte del “Los Angeles Times” dello scandalo contenente le accuse di discriminazione e corruzione all’associazione della stampa estera.
Criticità, scandali e corruzione: tutto quello che ricorderemo dei Globe 2022
Nonostante i numerosi cambiamenti fatti nell’organizzazione interna della Hollywood Foreign Press Association, come ha ben spiegato in conferenza stampa la presidente Helen Hoehne, al cui organigramma sono stati varati nuovi codici di condotta e un rinnovo della governance, sembra non sia giunta alcuna volontà di trasmissione della cerimonia. Gli interessati hanno potuto assistere alla premiazione in live streaming sul sito ufficiale goldenglobes.com e sul canale YouTube dei Golden Globe 2022.
L’edizione 2022 dei Golden Globe segnerà un passaggio importante nella storia del cinema; di certo non sarà ricordata per i premiati tanto quanto per il boicottaggio dei divi, come in molti hanno sostenuto, e per gli altarini che sono stati svelati grazie all’indagine del Los Angeles Time. Una su tutte è stata l’incredibile scoperta della doppia candidatura di Emily In Paris (serie Netflix), a seguito di un invito da parte della produzione Netflix di ben 30 membri dell’HFPA in un press travel a cinque stelle tutto parigino, tra croissant e champagne!
NOMINATION ai Golden Globe Awards 2022:
Miglior Film Drammatico
Belfast di Kenneth Branagh
Coda- I segni del cuore di Sian Heder
Dune di Denis Villeneuve
King Richard – Una famiglia vincente di Reinaldo Marcus Green
Il potere del cane di Jane Campion
Per ora il favorito sembra essere «Belfast», il film semi-autobiografico di Kenneth Branagh già in odore di Oscar.
Miglior film Comedy – Musical
I contendenti della categoria Miglior film commedia o musical sono tutti pezzi da novanta. La corsa ai Globe non è stata facile quando si ha avuto a che fare con un mito come Steven Spielberg e il suo «West Side Story»!
Cyrano di Joe Wright
Don’t Look Up di Adam McKay
Licorice Pizza di P.T. Anderson
Tick, tick… Boom! di Lin-Manuel Miranda
West Side Story di Steven Spielberg
Miglior regista
Finalmente due donne nella lista dei candidati come miglior regista mettono in luce i primi cambiamenti che la società vuole fare. Un segno importante per l’anno 2022 e per l’industria del cinema; ora ci chiediamo, si tratta soltanto di un abbaglio o davvero potremmo sperare in un anno più inclusivo e meno discriminatorio? Tempo al tempo, intanto vediamo chi sono i candidati bramosi della statuetta:
Kenneth Branagh – Belfast
Jane Campion – Il potere del cane
Maggie Gyllenhaal – La figlia oscura (The Lost Daughter)
Steven Spielberg – West Side Story
Denis Villeneuve – Dune
Miglior attore drammatico
Due star di colore nella lista dei candidati. Per i Golden Globe forse un nuovo hashtag: #NotSoWhite. Difficile anche per un gigante come Benedict Cumberbatch riuscire a superare il magnifico, magnetico e potente re scozzese di Denzel Washington.
Mahershala Ali – Il canto del cigno
Javier Bardem – Being the Ricardos
Benedict Cumberbatch – Il potere del cane
Will Smith – King Richard. Una famiglia vincente
Denzel Washington – The Tragedy of Macbeth
Miglior attrice film drammatico
Ecco la nomination più attesa, quella che già da prima di uscire nelle sale ha scaturito non poche polemiche. Riuscirà Lady Gaga/Patrizia Reggiani a conquistare la statuetta come miglior attrice protagonista? La sua è l’unica nomination ottenuta dallo snobbato (ingiustamente: è bellissimo) kolossal di Ridley Scott.
Jessica Chastain – Gli occhi di Tammy Faye
Olivia Colman – La figlia oscura (The Lost Daughter)
Nicole Kidman – Being the Ricardos
Lady Gaga – House of Gucci
Kristen Stewart – Spencer
Miglior attore commedia – musical
Adam McKay ce l’ha messa tutta per trasformare DiCaprio in uno scienziato tutto cervello e zero appeal. Niente da fare. Il divo premio Oscar (per «The Revenant») è più sexy che mai e bravissimo.
Leonardo DiCaprio – Don’t Look Up
Peter Dinklage – Cyrano
Andrew Garfield – Tick, tick… Boom!
Cooper Hoffman – Licorice Pizza
Anthony Ramos – Sognando a New York – In the Heights
Miglior attrice commedia – musical
L’outsider potrebbe essere ancora una volta Emma Stone, tramutata in una Crudelia senza scrupoli dal regista Craig Gillespie. Un mix punk chic, con chioma bicolor e labbra scarlatte. Per la sua straordinaria interpretazione nel remake di «West Side Story» di Steven Spielberg, nei radar c’è però anche Rachel Zegler, al debutto cinematografico nel ruolo di Maria.
Marion Cotillard – Annette
Alana Haim – Licorice Pizza
Jennifer Lawrence – Don’t Look Up
Emma Stone – Crudelia
Rachel Zegler – West Side Story
Miglior attore non protagonista
Due attori dello stesso film a contendersi lo stesso premio è una rarità. Uno dei recordman nella storia dei Golden Globe è Jamie Foxx, che nel 2005 era candidato a 3 statuette, il massimo in assoluto per un attore nello stesso anno.
Ben Affleck – The Tender Bar
Jamie Dorman – Belfast
Ciarán Hinds – Belfast
Troy Kotsur – Coda – I segni del cuore
Kodi Smit-McPhee – Il potere del cane
Miglior attrice non protagonista
L’esuberante star di Broadway Ariana De Bose in corsa come migliore attrice non protagonista per il ruolo di Anita in «West Side Story», sfida la malinconica Kirsten Dunst de «Il potere del cane» e la Ruth Negga di «Due donne».
Caitriona Balfe – Belfast
Ariana DeBose – West Side Story
Kirsten Dunst – Il potere del cane
Aunjanue Ellis – King Richard. Una famiglia vincente
Ruth Negga – Due donne – Passing
Miglior Sceneggiatura
Ardua scelta quella di eleggere il vincitore della categoria Miglior Sceneggiatura quando si ha di fronte l’otto volte candidato Paul Thomas Anderson per la sua commedia di formazione, «Licorice Pizza». Sarà la volta buona?
Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
Kenneth Branagh – Belfast
Jane Campion – Il potere del cane
Adam McKay – Don’t Look Up
Aaron Sorkin – Being the Ricardos
Miglior Colonna Sonora
Come in ogni competizione ci sono dei favoriti e questa è la volta del francese due volte premio Oscar Alexandre Desplat (Miglior colonna sonora per «Grand Budapest Hotel», 2015; e per «La forma dell’acqua», 2018) e il tedesco Hans Zimmer (Oscar alla Migliore colonna sonora per «Il Re Leone», 1995). Alexandre Desplat – The French Dispatch
Germaine Franco – Encanto
Jonny Greenwood – Il potere del cane
Alberto Iglesias – Madres paralelas
Hans Zimmer – Dune
Miglior Canzone Originale
Le candidature in questa categoria vedono in corsa due delle più grandi pop star, Beyoncé e Billie Eilish. Queen Bey è nominata per la sua canzone «Be Alive» dal film «King Richard – Una famiglia vincente», che segue la vera storia di come il padre di Serena e Venus Williams, Richard, abbia allenato le figlie a diventare due delle più grandi tenniste del mondo.
«Be Alive» – King Richard – Una famiglia vincente
«Down to Joy» – Belfast
«Every Letter» – Cyrano
«Here I Am (Singing My Way Home)» – Respect
«No Time to Die» – No Time to Die
Miglior Film Animazione
Una delle più grandi sorprese delle nomination ai Golden Globe è stata la mancata candidatura del film scritto e diretto da Mike Rianda e Jeff Rowe, «I Mitchell contro le macchine (The Mitchells vs the Machines)» e, per contro, la nomination di «My Sunny Maad» dell’animatrice e regista ceca Michaela Pavlátová, ambientato nell’Afghanistan post-talebano. «I Mitchell contro le macchine (The Mitchells vs the Machines)», film Netflix finora premiato dai critici a New York, Atlanta, Detroit e Washington DC, è uno dei favoriti agli Oscar, ma i Golden Globe non lo hanno nemmeno nominato. Tra i cinque candidati, invece, ci sono tre uscite Disney («Luca», «Encanto», «Raya e l’Ultimo Drago»), il documentario «Flee» e «My Sunny Maad», di cui pochi hanno sentito parlare. L’animazione è stata parte integrante e fondamentale per i piccoli ma anche per gli adulti, i quali in questa situazione pandemica hanno potuto, seppur per qualche ora, distogliere la mente dai brutti pensieri e tornare un po’ bambini.
Encanto
Flee
Luca
My Sunny Maad
Raya e l’ultimo drago (Raya and the Last Dragon)
Miglior Film Italiano
«È stata la mano di Dio» fa il bis. Dopo essere entrato nei quindici film finalisti che concorreranno per la nomination nella categoria degli Oscar al miglior film internazionale (prima volta per l’Italia dopo otto anni), il film del nostro Paolo Sorrentino si contende la statuetta con il film di parole e silenzi di Ryûsuke Hamaguchi e col magnifico «Un eroe» di Asghar Farhadi. Da tenere d’occhio anche il potente «train movie» di Juho Kuosmanen, ambientato sul leggendario treno della Transiberiana diretto a Ulan Bator, in Mongolia, dove una timida e taciturna studentessa finlandese e un violento proletario russo si ritrovano a condividere lo stesso scompartimento. Con esiti inaspettati.
Drive my Car
È stata la mano di Dio
Un eroe (A Hero)
Madres paralelas
Scompartimento n. 6
VINCITORI dei Golden Globe 2022:
CINEMA
Miglior film drammatico
Il potere del cane
Miglior film commedia o musical
West Side Story
Miglior regista
Jane Campion – Il potere del cane
Miglior attore in un film drammatico
Will Smith – King Richard. Una famiglia vincente
Miglior attrice in un film drammatico
Nicole Kidman – Being the Ricardos
Miglior attore in un film commedia o musical
Andrew Garfield – Tick, tick… Boom!
Miglior attrice in un film commedia o musical
Rachel Zegler – West Side Story
Miglior attore non protagonista
Kodi Smit-McPhee – Il potere del cane
Miglior attrice non protagonista
Arianna DeBose – West Side Story
Miglior sceneggiatura
Kenneth Branagh – Belfast
Miglior colonna sonora
Hans Zimmer – Dune
Miglior canzone originale
“No Time to Die” – No Time to Die
Miglior film d’animazione
Encanto
Miglior film in lingua non inglese
Drive my Car
di Agnese Pasquinelli