Due antiche tradizioni a confronto: sabato 20 ottobre inaugurerà la prima edizione della Biennale d’arte contemporanea Italia-Cina ospitata nella Reggia di Monza. 120 gli artisti presenti: 60 italiani e altrettanti cinesi, scelti secondo criteri di qualità e non di notorietà, esporranno con una pluralità di mezzi quali quadri, fotografie, sculture, video e installazioni.
L’obiettivo degli organizzatori – il presidente Paolo Mozzo, il direttore artistico Sandro Orlandi, i curatori Ivan Quaroni, Wang Chunchen e Mian Bu – è un confronto fertile tra le avanguardie artistiche di queste due antiche culture tanto diverse quanto simili, a tal punto che spesso risulta difficile distinguere la provenienza di un opera.
Il tema è “Naturalmente”: la scelta di questa dicotomia, natura – mente, per generare una serie di riflessioni sul rapporto tra arte contemporanea (come espressione di ciò che l’uomo pensa, attraverso la cultura) e natura (da sempre coinvolta nell’arte, basti pensare alle incisioni rupestri) in una società in perenne emergenza ecologica.
Il programma comprenderà anche una serie di eventi trasversali, “I Collaterali ”, che riguarderanno la letteratura e la gastronomia.
Il primo grande evento interattivo si terrà domenica 21 ottobre alle 12.00, e vedrà l’artista Lin Jingjing impegnata in una performance artistica live. Con l’aiuto di un centinaio di volontari vestiti di bianco, cucirà con un filo rosso circa duemila rose sul tappeto verde all’esterno dell’area espositiva. La performance, che si concluderà con una camminata dell’artista dall’esterno verso lo spazio espositivo principale, sarà filmata e registrata; il video sarà poi proiettato durante tutta la Mostra.
“La rosa è la nostra vita”, afferma Lin Jingjing, spiegando cosa ci sia alla base della sua esibizione, “subisce lo splendore del costante intreccio della brutalità della vita. Attraverso la performance si cerca la comunanza tra di noi, riconosciamo le nostre paure, i desideri comuni, la serietà, il controllo e l’equilibrio ”. Il bocciolo di tutte le rose diventerà poi una seconda opera d’arte: verrà recuperato e inserito in lattine di metallo chiuse ermeticamente che, numerate e dotate di certificato di autenticità, potranno essere acquistate come ricordo indelebile di questa prima edizione della Biennale, che l’anno prossimo sarà allestita in Cina, alternandosi così di anno in anno nei due Paesi.
Dal 20 ottobre al 16 dicembre una serie di progetti collaterali coinvolgerà l’intera città di Milano con una straordinaria rete di opere d’arte.
A Palazzo Lombardia lo spettatore sarà il protagonista dell’esposizione: per accedere all’ingresso dovrà passare attraverso due sagome umane, una maschile e una femminile, per “spogliarsi” di sé ed entrare senza pregiudizi nel mondo Zen. Otto gli artisti cinesi che esporranno le loro opere nella nuova sede della Regione: per iniziare Zhang Zhaohui, il cui “Mito di Narcisio” prevede una vasca piena d’acqua al centro della stanza, nella quale lo spettatore potrà gettare le pietre poste sul bordo creando magici giochi di luce e diventando lui stesso artista. Si passa poi alla grande installazione (occupa 50 mq) di Feng Zhengjie, che su un tappeto verde applica 50 rose di ceramica, e a Shao Yi Nong, unica artista donna della mostra, che conquista il pubblico con le originali ragnatele di seta “Heaven and Earth – Silk” e ancora installazioni, fotografie e bassorilievi.
A Palazzo Isimbardi sarà presentata in anteprima mondiale l’opera di Chen Wenling, la scultura più grande mai realizzata al mondo: il modello in acciaio in scala ridotta del ponte che la città di Pechino ha acquistato per collegare due parchi.
A Lissone, presso il Museo d’Arte Contemporanea, si potrà assistere al confronto tra i fotografi Marco Bertin e Li Wei, esponenti di una nuova generazione di intellettuali che attraverso le loro opere veicolano il proprio pensiero e la propria filosofia. Marco Bertin conduce da anni una ricerca sulla produzione commerciale della Cina. “Made in China” è appunto il titolo della sua installazione, una raccolta di oggetti simbolo della tradizione occidentale tutti rigorosamente prodotti in Cina: tra gli altri, una gondola veneziana, il Cristo sulla croce, il calendario ebraico, la Tour Eiffel e la Statua della libertà. Bertin rappresenta questi oggetti sullo sfondo del rosso cinese con l’ideogramma della scritta ormai nota a tutti “Made in China”. Li Wei è uno dei più famosi fotografi cinesi le cui performance sono straordinarie sfide di equilibrio, la cui stessa Cina è alla ricerca, per conciliare l’enorme spinta interna verso una maggiore libertà e democrazia e uno sviluppo economico che le sta conferendo lo status di superpotenza mondiale.
La Biennale d’Arte Contemporanea Italia – Cina sarà aperta al pubblico dal 20 ottobre al 16 dicembre; sarà questa un’occasione di rinascita per la splendida Villa Reale di Monza la quale, con i suoi tremila mq di area espositiva, si candida come uno dei principali poli d’attrazione in previsione della Expo 2015.
Informazioni:
www.reggiadimonza.it
www.biennaleitaliacina.com
(di Marta Lualdi)