Al via martedì 21 marzo alle 12.00 – durante la “Giornata Mondiale contro il Razzismo” – la decima edizione del premio internazionale “La Moda Veste la Pace”, ideato dal fondatore di African Fashion Gate APS Nicola Paparusso, e che, sin dagli esordi, detiene il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana e dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’evento, che avrà luogo sotto l’alta supervisione del Parlamento Europeo, è in memoria di Vivienne Westwood, che Nicola Paparusso e African Fashion Gate conoscevano e stimavano.
I premiati
Makaziwe Mandela, figlia del Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela e Presidente Onorario di African Fashion Gate, premierà assieme alla presidentessa di AFG, Marietou Dione: Naomi Campbell, l’immensa icona del fashion mondiale, attrice, attivista e fondatrice di Fashion For Relief, un’organizzazione no profit che collabora con altre charities e fondazioni, per aver intrapreso e sostenuto con continuità una campagna contro il razzismo nella moda e oltre. Ispirata da sempre da Nelson Mandela, che l’aveva soprannominata la sua nipote onoraria; Massimo Giannini, Direttore de “La Stampa”, per la sua sensibilità al sociale.
“Mobilitarsi è un dovere” è il titolo del suo editoriale pubblicato il 7 dicembre 2022, attraverso cui ha promosso una raccolta firme a sostegno dell’appello indirizzato a Mohammad Reza Sabouri, ambasciatore in Italia della Repubblica Islamica di Iran, al capo della magistratura iraniana, e ad Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, perché venga rilasciata FAHIMEH KARIMI, allenatrice di pallavolo e madre di tre bambini, detenuta e condannata a morte dal regime per un calcio ad un paramilitare Basiji;
Renzo Rosso e Arianna Alessi, rispettivamente Fondatore, nonché Presidente, e Vice Presidente di OTB Foundation, che oltre ai tanti progetti che supportano con la loro Fondazione per i giovani, le donne e l’integrazione, si sono operati per accogliere in Italia rifugiati ucraini dando loro alloggio, cibo, vestiti, assistenza sanitaria, istruzione ed educazione, fino ad inserirli in azienda nel rispetto di tutti i diritti contrattuali; Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari, a seguito dell’impegno profuso nel promuovere i valori di uguaglianza e diversità, nel rispetto dei più elevati standard di comportamento; Luisa Panconesi, Presidente del Comitato Evento LuisaViaRoma x Unicef, per aver realizzato importanti attività volte a sostenere i programmi dell’UNICEF mirati a proteggere e a garantire i diritti di tutti i bambini vulnerabili del mondo. In particolare, nel 2022 ha permesso una rilevante raccolta di fondi utili a sostenere i programmi UNICEF in risposta alle emergenze, con un focus sulla crisi ucraina e su quella siriana;
Infine, Piero Piazzi, Presidente di Women Management, e Massimo Leonardelli, Amministratore Delegato di Leonardelli PR, per il loro impegno rispettivamente come Ambasciatore e Presidente di To.Get: la ETS da loro fondata, attiva in Uganda e Sud Sudan, in aiuto a bambini orfani e sieropositivi abbandonati e in condizione di estrema povertà grazie al supporto locale delle suore comboniane e degli specializzandi del Policlinico Gemelli di Roma.
African Fashion Gate
Con rappresentanti in Europa, Africa, Nord e Sud America, AFG è un laboratorio permanente di iniziative culturali e interventi concreti contro le superstiti forme ed episodi di razzismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della Moda, delle Arti, dello Spettacolo e dello Sport.
Da alcuni anni AFG organizza a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo e sotto il suo Alto Patronato, e a Roma presso la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, il Premio La Moda Veste la Pace, un riconoscimento pubblico conferito a figure meritevoli dei suddetti settori, che si sono distinte per l’impegno verso l’inclusione o contro la discriminazione e il razzismo.
African Fashion Gate firma, inoltre, l’appuntamento annuale La Moda Veste la Pace alle Arti Decorative del Louvre, in coincidenza con la settimana della moda parigina, e dal gennaio 2019 anche a Minsk, in Bielorussia, con l’intento di lanciare un appello volto a chiedere alle autorità di stabilire una moratoria ufficiale sulle esecuzioni e di commutare le condanne a morte di tutti i prigionieri nel braccio della morte.
Premio: La Moda Veste la Pace
Ad oggi il premio è stato assegnato a icone del fashion system come a Franca Sozzani, compianta direttrice di Vogue Italia, agli stilisti Valentino Garavani, Giorgio Armani, Vivienne Westwood, al Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, a Santo Versace, e a figure appartenenti ad altri settori come Gabriele Gravina, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, alla giornalista italo-pakistana Sabika Shah Povia, al campione mondiale di motociclismo Franco Morbidelli, al calciatore della Roma Ebrima Darboe, al tiktoker Khaby Lame, al gruppo musicale Simple Minds e a Makaziwe Mandela, figlia del Premio Nobel per la Pace e Presidente del Sudafrica Nelson Mandela, che dal 18 luglio 2022 è diventata Presidente Onorario di AFG.
L’opera, disegnata da Axel P, raffigura la silhouette di una modella africana alata da un ramo di ulivo, a significare la vittoria sul pregiudizio e sulle discriminazioni, e ci ricorda, attraverso l’impronta digitale di cui è costituito il corpo, l’insopprimibile diritto alla nostra identità.
Il premio La Moda Veste la Pace è stato progettato e realizzato interamente in Italia dal Maestro Davide Simone secondo i principi dell’eco-design e dello sviluppo sostenibile e rappresenta, oltre a un premio, un impegno per l’ambiente.