“Immagino vi starete tutti chiedendo perché ci sono qui io e dov’è invece mio fratello”. Ha esordito così Randi Zuckerberg, sorella maggiore del ben noto Mark, che è intervenuta a chiusura della prima giornata del World Business Forum, l’annuale evento organizzato da WOBI. Ed invece è stata proprio lei, con la sua storia e i suoi ideali, ad emozionare e ispirare il pubblico.
Laureata niente meno che alla Harvard University, nel 2004, quando Facebook era ancora in fase di sviluppo, viene chiamata dal fratellino – che ha una proposta per lei – in California: unirsi al lancio della sua startup. Randi Zuckerberg ha spiegato di come non fosse totalmente convinta dall’idea e avesse accettato di trasferirsi in Silicon Valley considerandola solamente una occupazione temporanea. Mai avrebbe immaginato che, dieci anni dopo, Facebook avrebbe cambiato non solo la sua vita, ma il mondo intero.
In questi anni di duro e coinvolgente lavoro, la Zuckerberg è stata Direttore Marketing di Facebook, portandolo ad estendersi fuori dai confini dei college americani grazie al lancio di emozionanti progetti. Tra questi, suo massimo orgoglio è stato Facebook Live, che oggi tutti noi conosciamo molto bene ma che, inizialmente, era stato ideato come una sorta di canale televisivo del social network. Dopo aver preso il volo grazie alla cantante Katy Perry, che annunciò lì il suo World Tour, Facebook Live si rivelò una piattaforma di successo utilizzata, fra gli altri, anche dai fondatori di Twitter e da Barack Obama.
“Ero all’apice del mio successo, tutto andava alla grande, Facebook era diventato quello che è oggi; ed è stato allora che io ho deciso di lasciare ogni cosa e tornare a New York”. Sembra un enorme paradosso, eppure Randi Zuckerberg ha spiegato le motivazioni profonde dietro questa sua scelta. Il fastidioso maschilismo con cui si è venuta a scontrare nel corso di quegli anni in cui, ancora, il mondo digitale non era particolarmente aperto alle donne; la disuguaglianza vigente che escludeva una larga porzione della popolazione mondiale dai benefici di internet, e i primi risultati di un uso distorto e scorretto del social network cui aveva dedicato la propria carriera, l’hanno totalmente convinta a cambiare stile di vita.
Oggi Randi è la Fondatrice & CEO di Zuckerberg Media, boutique di marketing e media production, a cui si dedica con passione e che collabora con compagnie come Condé Nast e PayPal. Ha scritto due libri di successo, “Dot Complicated” e “Dot.” (diventato uno show televisivo per bambini di cui è produttrice), e ha intrapreso una serie di campagne per la sensibilizzazione ed educazione all’uso corretto della tecnologia, in particolare per i più piccoli. Appare regolarmente sugli schermi, in radio e in veste di public speaker in tutto il mondo per discutere della vita nell’era digitale e del suo complicato rapporto con la tecnologia, entrata capillarmente nel suo lavoro, anche in quello di mamma.
In linea con il concetto di Humanification, colonna portante dell’intero congresso di WOBI, l’insegnamento che sicuramente Randi Zuckerberg ha lasciato al World Business Forum è stato quello di sfruttare le immense risorse del digitale, ma solo se messe sempre al servizio delle persone; importanti sono anche la necessità e i vantaggi di integrarle nelle proprie vite, pur sapendone prendere le giuste distanze quando opportuno.
di Gaia Lamperti