Il 15 aprile 1912, il Titanic, il lussuoso transatlantico definito l’inaffondabile, si inabissò dopo la collisione con un iceberg e 1523 persone persero la vita. Quella del Titanic è la storia di una tragedia, una drammatica storia di 2223 passeggeri patiti da Southampton e diretti a New York, per inseguire il sogno americano. Sono moltissime le celebrazioni organizzate in ricordo di questo drammatico naufragio. Nonostante la storia sia stata resa celebre dal film di James Cameron con Leonardo di Caprio e Kate Winslet, che nel 1997 segnò la storia del grande schermo diventando campione di incassi, il mondo intero ha voluto commemorare il Titanic per ricordare che, dietro alla meravigliosa storia d’amore che ha reso popolare il film, c’è una vicenda di dolore. A Belfast, dove la nave fu costruita, è stato aperto un museo con quattro ali a forma di prua di nave che porta il nome del Titanic. Non è potuta mancare la crociera commemorativa, Titanic Memorial Cruise, che avrebbe dovuto compiere la tratta da Southampton a New York, ma che, a causa del malore di un passeggero ha dovuto invertire la rotta. È il grande schermo però ad ottenere il successo più grande: il remake in 3d del kolossal di Cameron è già campione di incassi. Moltissime sono state anche le iniziative editoriali e le aste. A vincere il titolo di iniziativa più dolce è il lancio di fiori nel tratto di mare che ha inghiottito la nave. Se le celebrazioni hanno riportato alla memoria la terribile crociera, c’è anche chi ha voluto ricominciare a parlare di “nave maledetta”, soprattutto in seguito alla Titanic Memorial Cruise non terminata. Ma la coincidenza più inquietante è un’altra: nel 1889 Morgan Robertson pubblicò un libro dal titolo Futility-the wreck of Titan, la storia di una nave chiamata Titan che affondò in seguito alla collisione con un iceberg.
Ilaria Forastieri