Vecchio non è solo un aggettivo poco elegante. E oggi, forse, è del tutto sbagliato. “Le rughe non coprirle che ci ho messo una vita a farmele venire”. Anna Magnani aveva prima di tutti capito che le età della vita non sono una semplice successione delle fasi della nostra esistenza, ma costruiscono, fino alla totalità, la nostra persona. Quali sono, quindi, i momenti principali della vita umana? La mostra Da Zero a cento: le nuove età della vita, in programma alla Triennale di Milano fino al 1 aprile, cerca di spiegare proprio la nuova concezione della vita umana, per uscire dalla tradizionale scansione nelle tre età umane, raccontata splendidamente da Gustav Klimt nel dipinto Le tre età della donna (1905). L’esposizione è stata ideata dalla Fondazione Golinelli e curata da Giovanni Carrada e Cristiana Perrella. Oggi le fasi della vita sono sei: pre-nascita, infanzia, adolescenza, gioventù, maturità, vecchiaia e vengono indagate con un dialogo tra arte e scienza. In ogni ambiente espositivo è confrontata l’opera di un artista contemporaneo con percorsi e scoperte scientifiche. I dati, le ricerche, le statistiche sono affiancate a opere come la bolla d’aria chiusa nel plexiglass di Anosh Kapoor, simbolo della vita, altri artisti come Evan Baden, Guy Ben-Ner, Nicola Pellegrini e molti altri. Tutta la mostra spiega la nuova condizione della vita umana colta sia a livello scientifico e genetico sia nell’essenza più profonda dell’arte e delle emozioni. L’uomo è più forte, più libero e pieno di vita in più.
Ilaria Forastieri