Fino al 2 settembre nella splendida cornice di Palazzo Reale sarà ospitata la mostra-tributo all’arte degli anni 70 a Milano.
Con oltre 70 artisti la mostra si propone di raccontare, attraverso opere di fotografia, scultura, pittura e documentazioni visive, la produzione artistica, politica e culturale della città lombarda.
L’ingresso è gratuito e la mostra si apre con la prima, inusuale installazione dell’artista milanese Gianni Colombo (1937-1993), Bariestesia,1975 una serie di scale dove il visitatore, salendo e scendendo, ha una percezione alterata dello spazio capovolgendo le canoniche sensazioni di equilibrio.
Numerose sono le sale, differenti le installazioni: si possono trovare casse di legno in una fittizia ambientazione archeologica, Claudio Costa, Antropologia riseppellita, 1976, ma anche una sala con intere pareti tappezzate di fogli scritti a macchina, testimonianze del celebre artista Emilio Isgró, “L’avventurosa vita di Emilio Isgrò – nelle testimonianze di uomini di Stato, artisti, scrittori, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini”, suggestive, concise frasi firmate a mano, e illuminate da soffusi faretti.
Nella celebre Sala delle Cariatidi, un affascinante contrasto tra luce e buio attrae il visitatore ad avvicinarsi alla maestosa opera di Enrico Baj, i funerali dell’anarchico Pinelli, 1972, un velato riferimento a Guernica di Picasso, esprime la tragicità di un episodio drammatico.
La mostra è un susseguirsi di fotografie, inusuali video e imprevedibili sculture, dove lo spettatore sarà nostalgicamente riportato in una delle più artisticamente produttive epoche ormai lontane.
(di Chiara Duri)