Con un approccio che spazia dall’antichità al contemporaneo, dalla fotografia al cinema, dalle installazioni alle mostre, l’autrice esplora l’incanto che le opere suscitano in chi le osserva.
Per Baravelli, l’arte non è solo una rappresentazione visiva, ma un viaggio emozionale che ci trasporta in epoche passate, permettendoci di entrare in contatto con gli artisti e con il loro pensiero, come se fosse possibile guardare negli occhi il passato. La riflessione sull’arte che l’autrice ci propone si fonda sull’importanza dell’esperienza diretta, dell’incontro con l’opera nei musei o nelle gallerie, un aspetto che, secondo lei, le nuove tecnologie non possono replicare completamente. Solo di persona possiamo sentire l’energia dell’opera, lasciandoci rapire dalla sua bellezza e dal suo potere evocativo.
Maria Vittoria Baravelli non è solo una curatrice di mostre, ma anche una fervente sostenitrice della bellezza nell’arte e nella vita quotidiana, un concetto che condivide sui suoi canali social e nelle sue pubblicazioni, da Marie Claire Maison al Corriere della Sera. Le sue mostre, come quella dedicata a Gabriele Basilico, Mario De Biasi e Vincent Peters, sono un’ulteriore testimonianza del suo impegno nel rendere l’arte più accessibile e comprensibile per il pubblico contemporaneo.