Il 2015 è stato consacrato l’anno del food, tema trattato ormai in ogni sua declinazione e che continua ad essere fonte di grande curiosità ed interesse persino in ambito tecnologico. Quando si parla di cucina, o di cibo in generale, la tecnologia viene ancora una volta in nostro aiuto, proponendo una vastissima gamma di applicazioni per smartphone tra cui scegliere. Niente più scuse per chi, come me, ama mangiare ma è sempre troppo pigro per cucinare!
Muoversi in questo mare di App non è semplice: si possono condividere ricette, vedere video tutorial, postare foto di bellissimi piatti, ma vi sono anche applicazioni contro lo spreco del cibo, conteggio delle calorie, qualità degli ingredienti, altre ancora dedicate al cibo healty, vegan, bio, vegetariano, alla cucina straniera, e addirittura servizi di cibo a domicilio. C’è anche chi, cavalcando la cresta dell’onda, ha deciso di farne un vero e proprio business, iniziando a scrivere semplicemente un blog e diventando così celebre attraverso trasmissioni televisive, pubblicazioni di libri e creazione di applicazioni scaricatissime.
Ma come si viveva prima di poter digitare una ricetta sul web e trovarla con tanto di video? Racconti delle nonne, ricettari in libreria o riviste in edicola. Una svolta notevole in campo culinario è arrivata nel 2006 con GialloZafferano.it, nato da un’idea di Sonia Peronaci e nel 2010 sbarcato sulle piattaforme Mobile attraverso una App che, nel giro di due anni, è stata scaricata da oltre 1.300.000 visitatori. Un sito di ricette raccontate attraverso video e foto, 6 milioni di visite al mese, acquisito nel 2010 da Banzai Media e declinato anche in una trasmissione tv.
Il foodblogging in Italia è in continua evoluzione; per una Sonia Peronaci che va, c’è una Chiara Maci che entra, con il suo blog “Sorelle in pentola”. Un’interessante novità è apparsa nel panorama italiano nel 2015: Fuudly, una App ideata dalle brillanti menti di un gruppo di intraprendenti giovani milanesi che ha coronato il sogno di trasformare una passione in lavoro.
“Fuudly non è un aggregatore di ricette. Fuudly non è un web magazine dedicato al cibo. Fuudly non è un foodblog. Fuudly è tutto questo è molto di più, ponendosi come catalizzatore di contenuti professionali e non legali al mondo del cibo. Insomma una vera e propria Casa del Gusto”, così viene descritto da Barbara Zaminato, co-fondatrice di Fuudly.
Un social network dedicato esclusivamente al food, uno spazio dove condividere ricette con tutti gli amanti della cucina, i “Fuudler”, suddivisi in tre categorie: i Blogger, gli Chef, protagonisti di tutorial professionali, e i semplici Foodler, appassionati di cibo. Tre volte tra le Best New Apps di Apple in sei mesi, Fuddly sta avendo un grande successo proprio per la particolarità del suo format, aprendo le porte ad un vasto pubblico.
Viviamo nell’epoca della condivisione delle nostre piccole avventure quotidiane, e il cibo è una di queste: esperti e non, siamo tutti tenuti ad avere almeno una App sul cibo che ci permetta di ampliare le nostre conoscenze in questo campo. Mangioni si nasce, esperti si diventa.
di Giulia Vesco