Una campagna attesissima
Le aspettative di clienti e spettatori non sono di certo state deluse, anzi. Lo spot di Natale di quest’anno funge da vero e proprio inno sui sentimenti buoni, dolci, i “fuzzy feelings”, appunto, che riaffiorano nell’animo durante il periodo delle festività.
Tra i protagonisti, una donna che usa il potere creativo per vendicarsi del suo capo burbero che ruba i soldi di un mendicante travestito da Babbo Natale che è tutto fuorché fortunato: viene continuamente colpito da imprevisti, come perdere il suo cappello, che viene poi portato via da una folata di vento. Non a caso, riferendosi a ciò, uno dei messaggi chiave espressi dallo spot è quello che ognuno raccoglie ciò che semina.
A prima vista sembra uno spot crudo e vendicativo, ma la morale di fondo è che ciascuno deve ritenersi responsabile di come viene considerato dagli altri. Altra tematica chiave, la tenerezza. Verso la fine dello spot, il capo quasi “costretto” dona ai suoi dipendenti una sorpresa natalizia; la sera la donna lo vede solo in un ristorante e decide di fargli anche lei un regalo da mettere sotto l’albero. Ecco qui che l’umore del capo cambia, e si attiva in lui un sentimento benevolo e tenero.
La solitudine ci rende soli, duri e scontrosi. Quest’attitudine burbera può essere sostituita da gentilezza e tenerezza grazie all’impatto emotivo delle persone che ci circondano.