Se avesse quattro ruote sarebbe una Lamborghini, una Ferrari, una Lotus. In realtà, Garage Italia rappresenta tutte le vetture che vogliono stare al passo con i tempi. Si tratta di uno spazio che arricchisce Milano, partendo dai suoi confini: situato infatti alla fine di viale Certosa, è il biglietto da visita che un turista incontra venendo da Nord Ovest.
La storia di piazzale Accursio appartiene al progresso tecnologico della Milano degli anni Cinquanta. Ai tempi, Enrico Mattei commissionò all’architetto Mario Bacciocchi la stazione Agip, che riforniva di carburante i primi automobilisti durante i weekend per le gite fuori Milano. Sorta su un lotto triangolare, rappresenta il punto di incontro di due viali.
Sono passati cinquant’anni e più, e il degrado e l’abbandono lasciano spazio ad innovazione e lusso. Il progetto è stato portato avanti da Lapo Elkann in persona, che ne ha curato l’apertura e che commenta: “Aprire Garage Italia ha rappresentato una grande sfida professionale e personale con la chiara volontà di dare un valido apporto sociale alla comunità che vive nel quartiere, alla città di Milano e all’Italia stessa”.
L’edificio è stato oggetto di meticolosi restauri e si sviluppa su tre livelli; al piano terra si ammirano oltre 1.100 modellini di autovetture sospese sull’area bar, ma il vero fulcro è la Materioteca, dove ogni sogno di personalizzazione del modello si avvera. Mentre l’adrenalina pura si prova con il simulatore di guida Ferrari.
Il primo piano è dedicato al business, con un’unica sala che affaccia su piazzale Accursio. Un’eccezionale Ferrari 250 GTO è stata trasformata in una funzionale cocktail station. La proposta di ristorazione porta la firma di Carlo Cracco, che esalta un menù Made In Italy dallo stile semplice ma ricercato. Il piano -1 è adibito invece ai servizi igienici, che riproducono il set di una barca Riva.
L’apertura di Garage Italia ha lo scopo di attivare un’area business più geolocalizzata e distinta dal centro milanese, adeguato a una diversa offerta di lusso. Si presenta infatti come piattaforma globale in grado di accogliere ogni ospite e offrirgli quel lato di Milano carico di storia, che viaggia ancora veloce verso un futuro radioso.
di Elena Frattaroli