Fondata nel 1963 da Ferruccio Lamborghini, Automobili Lamborghini, ha chiuso il 2012 all’insegna del “più” sul fatturato: +30% delle vendite. Verrebbe proprio da dire che non sia affatto un caso che la sede della prestigiosa società automobilistica sia proprio a Sant’Agata Bolognese, «triangolo d’oro» emiliano dei motori, dove vengono prodotte, da circa 50 anni, vetture super sportive di lusso che fanno impazzire teste coronate, imprenditori ed esponenti dello star system.
Dal 1998, anno dell’acquisizione del gruppo tedesco Volkswagen, a oggi la Lamborghini ha raddoppiato l’organico , ha triplicato il numero dei concessionari nel mondo, ha quintuplicato il numero delle auto vendute e ha costantemente incrementato, fino a raddoppiare, gli investimenti in ricerca e sviluppo, che attualmente si attestano al 20% del fatturato.
Nonostante la crisi globale e la difficoltà dei mercati, per la casa delle supercars sportive non ci sono incertezze per il futuro. Lamborghini, dicevamo, ha segnato una crescita in Europa pari al 34% rispetto al 2011, del 50% nelle Americhe e del 9% in Asia Pacifico. “Nel 2012 abbiamo aumentato del 30% le consegne rispetto all’anno prima. E se consideriamo che siamo in crescita per il terzo anno di fila c’è di che esserne orgogliosi”, ha sottolineato un compiaciuto Stephan Winkelmann, Presidente e Amministratore delegato della Casa del Toro. “Continueremo a lavorare al rafforzamento della nostra gamma per garantire un ulteriore sviluppo nei prossimi anni, sempre mantenendo salde le radici in Italia”, ha quindi concluso Winkelmann.
Oggi la Lamborghini ha in produzione due soli modelli, la Gallardo e la Aventador, ma c’è in cantiere la realizzazione di un nuovo veicolo, verosimilmente un Suv, per avere la possibilità di entrare, da protagonisti, anche in nuovi mercati.
Sicuramente, c’è da essere orgogliosi di questo prestigioso marchio di lusso, nato e cresciuto in Italia.
(di Alessandra Prosdocimi)