La decisione finale
La CMA (Competition and Market Authority) ha ordinato a Meta di vendere Giphy poiché, secondo l’autorità, con l’acquisizione di Giphy Meta avrebbe avuto troppo potere sul negare o limitare l’accesso di altre piattaforme alle GIF di Giphy. La società Meta ha accettato la sentenza e si impegnerà a cedere Giphy.
Giphy: qualche informazione in più
Giphy è sostanzialmente un servizio considerato come un archivio dove si possono ricercare le gif, ossia delle immagini animate che si ripetono creando un’immagine in movimento. Giphy è nata nel 2013, quando le gif erano molto di successo grazie ai social network, in primis Tumblr; successivamente sono state utilizzate per aggiungere colore e brio ai semplici post.
Oggi, le connessioni che diventano sempre più veloci ed economiche favoriscono la fruizione di veri e propri video, come si può notare su TikTok; questo fenomeno rende le gif meno appealing e il formato video diventa quello più apprezzato. Le gif, tra l’altro, seguono i principi e gli standard di google per cui se una gif, come una parola nel caso di testi scritti, non è inclusa tra i primi risultati di ricerca, non può comparire poiché è come se non esistesse. Questo fenomeno ha contribuito a renderle meno divertenti e attrattive agli occhi dell’utente, e a passare quindi ad altri tipi di contenuti.