Ribelle, enigmatica e fuori dagli schemi, Fini è stata una figura inarrestabile nel panorama artistico del Novecento, capace di contaminare arte, letteratura, moda e teatro con la sua estetica seducente e onirica.
L’arte come provocazione e libertà
Leonor Fini non si è mai piegata alle convenzioni. Nata a Buenos Aires ma cresciuta a Trieste, ha attraversato l’Europa tra Italia e Francia, plasmando un immaginario artistico che mescola Surrealismo e Rinascimento, mito e psicoanalisi, sogno e ribellione. Pur senza aderire ufficialmente al movimento surrealista, ha saputo ritagliarsi un posto unico accanto a giganti come Dalí, Ernst e Cocteau, portando nel loro mondo una dimensione più sensuale e ambigua.
Nei suoi dipinti, sfingi magnetiche, donne feline e uomini misteriosi abitano scenari avvolti in un velo di mistero. Un’esplorazione della mente, un’indagine sul desiderio e sull’identità, un continuo gioco tra potere e fragilità. Nove sezioni tematiche guidano il visitatore tra i suoi mondi fantastici, rivelando le sue fonti d’ispirazione: la Trieste letteraria di Joyce e Svevo, il fascino dei grandi maestri del passato e l’influenza della psicoanalisi freudiana.
Un viaggio tra arte, teatro e moda
Oltre 100 opere, tra dipinti, fotografie, costumi e scenografie, raccontano un’artista che ha fatto della contaminazione il suo tratto distintivo. Dai palcoscenici teatrali ai set cinematografici, dalle illustrazioni per la letteratura ai suoi celebri costumi di scena, la Fini ha trasformato ogni ambito in cui ha operato in un territorio di sperimentazione. La sua figura eccentrica e magnetica continua a influenzare il mondo della moda e del design, dimostrando che il confine tra le discipline non è mai stato un limite, ma un’opportunità.
Questa retrospettiva non è solo un omaggio, ma un atto di riscoperta di un’artista il cui spirito anticonformista e visionario è più attuale che mai. Milano la accoglie di nuovo, come quasi un secolo fa, pronta a lasciarsi sedurre ancora una volta dal fascino inquieto e straordinario di Leonor Fini