Mercoledì 1° dicembre è stato presentato nel cineclub milanese “Il Cinemino” il nuovo prestigioso volume “Campari e il cinema”, a cura dell’autore e critico Gianni Canova e pubblicato dalla casa editrice italiana Skira. Un racconto della passione per l’arte e la creatività cinematografica di Campari, con uno sguardo di ampio respiro anche sul mondo del Grande Schermo in generale.
La predilezione per l’arte cinematografica
Il libro desidera testimoniare come la passione per l’arte e la creatività di Campari siano connesse alla sua volontà di comunicare e di innovare. Da sempre, Campari sceglie il mezzo cinematografico come veicolo di comunicazione per raccontare, in modo avveniristico e aspirazionale, l’essenza di un marchio che ha sancito la nascita del mito dell’aperitivo italiano nel mondo. Un connubio, quello tra Campari e il grande schermo, che trova la massima espressione nelle numerose collaborazioni con registi e attori di fama internazionale, attraverso campagne innovative che hanno scritto la storia della comunicazione di marca.
La predilezione per l’arte cinematografica del brand ha costituito il motore per sperimentare e dare vita a progetti diversi e inattesi: un’evoluzione espressiva che è sfociata nel 2021 in una nuova produzione, Fellini Forward, un progetto pionieristico ispirato agli ultimi periodi di Federico Fellini che, con l’ausilio di tecnologie di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, esplora il genio creativo di uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi.
Le numerose collaborazioni tra Campari e registi pluripremiati
Il sodalizio tra Campari e registi pluripremiati prosegue, e tra le numerose collaborazioni possono essere citate quelle con Tarsem Singh, autore della “Trilogia” negli anni Novanta, e Joel Schumacher con “L’attesa” (2011), fino ad arrivare a Paolo Sorrentino, che ha firmato l’attuale campagna di comunicazione “Creation”. Non solo registi ma anche talenti hollywoodiani del calibro di Uma Thurman, Penelope Cruz o Benicio del Toro hanno affiancato il loro nome a quello del brand in qualità di protagonisti di diverse edizioni del Calendario Campari.
Com’è strutturato il volume Campari e il cinema
Il volume curato da Gianni Canova, famoso critico cinematografico, autore televisivo e direttore artistico, rappresenta un ulteriore passo nel percorso avviato dal brand all’interno di questo magico mondo, per rendere ancora più noto il forte legame che li unisce.
Il volume è articolato in quattro sezioni: Rivoluzione Cinema, Rivoluzione Campari, Campari e il Cinema: un’attrazione fatale, il Cinema nell’era dell’AI – e riunisce i contributi critici di Gianni Canova, Giuseppe Mazza, Rocco Moccagatta, Guido Cornara e Guido Di Fraia.
L’iniziativa speciale Campari #PerIlCinema
Per supportare in modo concreto e diretto il settore cinematografico, così colpito dal periodo difficile trascorso, nel 2020 Campari ha dato il via a un’iniziativa speciale: Campari #PerIlCinema, con la collaborazione di QMI – società attiva nell’Entertainment. Chiunque può acquistare sulla piattaforma dedicata (perilcinema.com) 1 voucher valido per 1 ingresso in uno dei cinema aderenti. Per ogni buono cinema acquistato, Campari sostiene le sale cinematografiche scelte dagli utenti regalando, fino a un massimo di 20.000 acquirenti, un secondo buono cinema.
Campari Group
Quello di Campari Group è uno dei maggiori player a livello globale nel settore degli spirit, con un portafoglio di oltre 50 marchi che si estendono fra brand a priorità globale, regionale e locale. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Ha un network distributivo su scala globale che raggiunge oltre 190 Paesi nel mondo, con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. La strategia del Gruppo punta a coniugare la propria crescita organica, attraverso un forte brand building, e la crescita esterna, attraverso acquisizioni mirate di marchi e business. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 17 impianti produttivi in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi.
di Sara Buzzoni