Dal 29 Novembre è uscito nelle librerie il nuovo libro di Fabio Volo, A cosa servono i desideri, e com’era prevedibile, è stata subito corsa all’acquisto! A cosa servono i desideri non è però il solito romanzo che ci si aspetta dall’autore, piuttosto una seduta con il nostro psicologo interiore che pone domande a cui chiede di rispondere con assoluta sincerità e umiltà.
“Qual è l’errore più grande della mia vita?”, “Quante bugie ho detto oggi?”, “Una cosa che ho notato oggi per la prima volta”. Sono 115 pagine di domande, che ci guidano in questo percorso introspettivo in cui non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma un confronto con il nostro “io” più profondo.
Negli anni, le risposte che forniamo alle domande che ci vengono poste, possono cambiare, così come anche cambiano gli obiettivi, le priorità e gli eventi della nostra vita. Ad esempio, quello che ci ritroviamo a volere a 20 anni, non sarà certamente quello di cui avremo bisogno arrivati ai 30. Potranno sembrare domande scomode, a tratti irriverenti.
Nelle restanti pagine, Fabio Volo ci mostra una parte molto intima di sè; la sua vita fino ad oggi, costellata di situazioni difficili, di scelte azzardate, di attimi in cui si è sentito diverso dagli altri, insoddisfatto e confuso, forse un folle a seguire i suoi desideri. Eppure, è riuscito a trarre ispirazione in citazioni di autori, scienziati o filosofi che lo hanno accompagnato per tutti questi anni, e che ha deciso di condividere con i suoi lettori.
Nel suo romanzo, Volo ci definisce “esploratori di noi stessi”; ed è proprio questa la chiave di quello che potremmo definire più un “manuale alla vita” che un semplice libro. A cosa servono i desideri fa parte del progetto UNTRADITIONAL, a cui fa seguito anche la serie televisiva scritta e interpretata proprio dall’autore, che recita nei panni di se stesso, e ambientata tra Milano e New York.
di Eugenia Barale