Da un po’ di anni gli ebook sono ospiti nei padiglioni della più grande libreria italiana, ma quest’anno lo spazio dedicato è stato ancora più coinvolgente: il padiglione 2 della ventiquattresima edizione del Salone del Libro è stato dedicato a Book to the future, un’area dove i visitatori hanno potuto osservare l’evoluzione dell’editoria digitale. Molti anche gli incontri di approfondimento sia per chi è incuriosito dalla lettura digitale e vuole diventare più pratico, sia per chi già li utilizza, con le presentazioni di Ebook Statup. Altra novità: Semplicissimus è un’iniziativa che ha presentato Ultima Books Pro per incentivare le librerie tradizionali ad affiancare la vendita di libri in digitale. Cuore del salone la mostra 1861-2011. L’Italia dei libri, un omaggio alla storia italiana dove Telecom Italia ha dedicato un percorso sul libro del futuro. Un piccolo assaggio delle novità digitali nel campo della lettura come Biblet il nuovo erader di Tim, su OliPad di Olivetti, e su Galaxy S il nuovo smartphone di Samsung. Insomma il libro del futuro non è morto ancora prima di nascere, come si sente da un po’. Le novità ci sono e i lettori anche. Prima di una rivoluzione digitale, servirebbe però una rivoluzione filosofica nel concepire il libro e la lettura non più come prodotto di pura vendita ma come esperienza di scambio e interazione.
Ilaria Forastieri