Diciotto minuti possono cambiare radicalmente la vita di una persona. Joel Greenaway ha solo diciassette anni quando la notte del 31 dicembre 1999, con il nuovo millennio alle porte e una promettente carriera da calciatore, il suo cuore si ferma.
Per i diciotto minuti successivi KerrySmith, la timida compagna di classe aspirante studentessa di medicina, pratica su di lui un massaggio cardiaco che gli salverà la vita. Sotto gli occhi stupiti di Tim, pietrificato dalla paura, si compie l’impresa eroica di cui per anni lui stesso si prenderà il merito, oscurando la coraggiosa Kerry da telecamere e giornalisti curiosi.
Da quella notte di Capodanno del ’99 partirà l’intreccio confuso delle vite di Joel, Kerry e Tim, legati indissolubilmente da quei diciotto minuti che hanno segnato le loro vite. Per un arco di vent’anni “Il bacio della vita” segue gli alti e bassi dei tre amici, gli studi, gli amori, le liti e i dispiaceri.
Ogni volta che i protagonisti penseranno di essere andati avanti, di aver trovato l’amore o la soddisfazione lavorativa, lasciandosi alle spalle il passato, la vita li farà rincontrare e scontrare ancora.
Eva Carter racconta una storia senza fronzoli, senza stucchevole romanticismo, ma emozionante e coinvolgente nel suo realismo. Edito da Mondadori, “Il bacio della vita” è in tutte le librerie d’Italia da luglio.
La scrittrice
Che Eva Carter sia una fan sfegatata di Grey’s Anatomy lo si capisce dalla prima pagina de “Il bacio della vita”. Diviso in capitoli che ruotano intorno alla “catena di sopravvivenza” riconosciuta a livello mondiale per salvare la vita di una persona, il romanzo è prima di tutto una lezione di primo soccorso.
Partita da un gesto eroico da medical drama, però, la scrittrice trasporta i suoi lettori sulle montagne russe di tre vite intrecciate e legate da ricordi comuni e un fato avverso. Una cruda ricostruzione di una storia di formazione che ricorda il grande capolavoro britannico di David Nicholls “Un giorno”.
Eva Carter, ex giornalista della BBC, vive a Brighton e, oggi, si dedica solo alla scrittura dei suoi romanzi e a qualche passeggiata sulla spiaggia.
di Annastella Versace