50 anni, oltre 40 pellicole girate da attore, una vita che potrebbe tranquillamente essere anch’essa un film. Matthew McConaughey si racconta nella sua autobiografia dal titolo ispirato e ispiratore: Greenlights, letteralmente semafori verdi. Come quelli che, sostiene l’attore, iniziano a parartisi davanti quando capisci come affrontare le sfide della vita, quando l’inevitabile non ti fa più così paura.
Greenlights, l’autobiografia di Matthew McConaughey fra racconto e ispirazione
L’incipit di Greenlights – e della vita, o meglio, della giovane età di Matthew McConaughey – sembra essere tutto tranne che un semaforo verde. Se però cercate sensazionalismi e rivelazioni shock, oltre a quelle dei primissimi capitoli, in questo libro non ne troverete. L’autobiografia di McConaughey si è aggiudicata il titolo di Bestseller #1 del New York Times non per toni e storie particolarmente sconvolgenti, ma per i messaggi che porta.
Dietro i primi 50 anni di vita del divo Hollywoodiano c’è infatti una storia di silenziosa determinazione, di volontà di esplorare se stessi per andare incontro al cambiamento anziché opporvisi, di certezza assoluta nei propri sogni e nei propri obiettivi. Sì, perché il bel Matthew i suoi sogni li aveva scritti nero su bianco mentre era sull’orlo della fama planetaria, e negli anni li ha spuntati e li sta ancora spuntando. Premio Oscar compreso.
Dalle commedie romantiche, delle quali nei primi anni 2000 era il principe, ai film di avventura, dall’abbandono delle scene per girare il mondo (e viaggiare dentro se stesso) al rebranding come attore drammatico, fino alla consacrazione, con quella statuetta come miglior attore vinta nel 2014 per Dallas Buyers Club.
In mezzo, storie di bonghi suonati nudo sulla spiaggia e di viaggi in mete remote che riempiono l’anima, di muscoli e di chili persi per realizzare un progetto nel quale nessuno sembrava credere, di amore verso i genitori, la moglie, i figli. Il tutto punteggiato da frasi che mostrano quanto Matthew McConaughey abbia sempre combattuto l’establishment hollywoodiano a modo suo, decidendo di cambiare quando poteva farlo per sé e non per l’industria della quale fa parte.
Un diario di viaggio per condividere il pensiero di McConaughey
Greenlights nasce dai diari di Matthew McConaughey, tenuti per ben 35 anni e pieni di ricordi, musiche, foto ed emozioni. Da quei diari non è uscita solo la storia della vita dell’attore, ma anche le esperienze, le frasi e i pensieri che lo hanno portato a capire, come dice lui stesso, “come essere equo. Come essere meno stressato. Come divertirmi. Come ferire di meno le persone. Come essere meno ferito. Come essere un brav’uomo. Come trovare significato nella vita. Come essere più me stesso’.
Per far sì che delle sue esperienze possano beneficiare anche gli altri, McConaughey ha previsto l’uscita non solo della sua autobiografia, ma anche di un diario disseminato di massime, citazioni, consigli e adagi che chiunque può compilare. Un vero e proprio compagno di viaggio che invita a godersi l’avventura, correre rischi e sognare in grande. Proprio come farebbe il Premio Oscar texano.
di Martina Faralli