Nessuno parla con gli sconosciuti sul treno. È una regola. Ma se succedesse?
Tutti i giorni, alle 8.05, Iona Iverson prende il treno per andare a lavoro e percorre dieci fermate, accompagnata dal suo cane, Lulu. Ogni giorno vede le stesse persone, su cui fa ipotesi e ai quali a dato dei soprannomi. Naturalmente, non parlano tra loro.
Ioana è una pendolare esperta: lei sa che sul treno ci sono regole precise che tutti dovrebbero seguire: non consumare cibo caldo, essere pronti a ogni evenienza e sopratutto mai parlare con gli sconosciuti. Ma una mattina uno dei passeggeri, che Iona ha soprannominato “Chic ma Sessista”, rischia di strozzarsi con un acino d’uva proprio davanti a lei. Sarebbe morto se non fosse stato per il tempestivo intervento di “Sospettosamente Simpatico”, altro passeggero di routine, un infermiere che gli pratica la manovra di Heimlich.
Questo singolo evento dà il via a una reazione a catena che porta il gruppo di persone apparentemente avente nulla in comune, se non i loro spostamenti, a trasformare i loro rapporti di incotri casuali in qualcosa di più. La lezione insegna che a volte parlare con gli sconosciuti può insegnarci qualcosa sul mondo che ci circonda e su noi stessi, facendo nascere anche amicizie importanti.
Focus sull’autrice
Clare Pooley è una scrittrice britannica classe 1970, il suo sito personale indica che oltre ad essere una scrittrice e anche una blogger, è una speaker con alle spalle tante pubblicazioni di libri. Tutto ciò di cui parla e di cui scrivere l’ha vissuto in prima persona nelle proprie esperienze di vita; ama il cibo, il vino, la musica e soprattutto la letteratura. I suoi due libri più famosi sono “The authenticity project” e “The sober diary”, usciti ta il 2017 e il 2020.