A poco più di un mese dal debutto nelle sale del suo secondo film, L’uomo del labirinto, con Toni Servillo e Dustin Hoffman, Donato Carrisi torna sulla scena con un nuovo romanzo-thriller, La casa delle voci. In libreria dal 2 dicembre edito da Longanesi, entra in classifica e conquista subito la vetta della top ten.
Il Thriller dalla struttura puzzle
La casa delle voci è un romanzo che è impossibile mettere giù una volta iniziata la lettura. Carrisi l’ha scritto con una struttura a puzzle, dove ogni capitolo è solo un tassello che si aggiunge ad una storia sempre più grande e di cui si vogliono conoscere sempre più informazioni.Il thriller si muove sul terreno fragile e accidentato delle relazioni familiari,
Carrisi torna a parlarci di incubi assolutamente reali, scavando ancora una volta nella psiche e nella mente umana, ma inserendo nuovi spunti di riflessione, nuove linee di indagine tra le maglie di una società che dimentica troppo in fretta, dando voce a chi non è mai stato ascoltato o a chi non viene dato ascolto con attenzione, come i bambini per esempio.
La casa delle voci: la trama
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso protagonisti di eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui la polizia si serve per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza.
Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha un disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la casa delle voci. Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.
La casa delle voci di Donato Carrisi è un libro straordinario, molto bella è anche l’ambientazione a Firenze del romanzo, e come sempre sono appassionanti tutti gli espedienti narrativi che Carrisi usa durante il racconto. In questa storia dà una particolare attenzione ai sensi, dalla vista al gusto, ogni capitolo è un tassello che si aggiunge ad un’ altra storia emozionante; una storia dentro un’altra storia, e ben presto il lettore è portato a inseguire con feroce curiosità il momento in cui i vari racconti che compongono il quadro generale andranno a incastrarsi l’un l’altro.
di Daniela Carusone