Il nuovo capitolo della serie che vede protagoniste le gemelle Mimi e Kodachi è pronto a sorprenderci ancora una volta: ogni storia diventa un’occasione per riflettere sui grandi temi dell’esistenza, come la mancanza, l’amicizia e l’amore.
«In questo periodo a casa mia c’è lo spirito di un bambino. Si manifesta la notte. È un bimbo piccolo, perciò sono certa che non sia la Misuzu nera. Né è il fantasma di mio fratello, che veglia sempre su di me.»
Una presenza misteriosa si aggira nella dimora di Misuzu, forse un eco doloroso del passato o l’arrivo di un nuovo membro in famiglia. Nel frattempo, Mimi continua la sua esistenza a Fukiage, avvolta dall’atmosfera accogliente della casa di Isamu e dalla serenità di quella cittadina incastonata tra le montagne e il mare.
Questo volume ci trasporta nuovamente nelle vicende intime e sottilmente inquietanti di Fukiage, dove il confine tra realtà e soprannaturale è sottile. Mimi, con la sua capacità di percepire ciò che sfugge agli altri, si trova a confrontarsi ancora una volta con il mistero della vita e della morte, in un luogo dove il tempo sembra scorrere in modo diverso, più lento, più meditativo.
Le storie di Fukiage continuano a sorprendere e a commuovere, mescolando il quotidiano con il surreale, e ci invitano a guardare oltre l’apparenza delle cose, cercando il significato nascosto in ogni piccolo gesto. Dopo il volume 2, Ciotole di riso, Banana Yoshimoto torna con una nuova lezione di vita, disponibile dal 10 settembre.