My Barbie Story, la storia di una bambola, la nostra storia

Una bambola, infinite storie, di cui 108 raccolte nel libro di Mattel per festeggiare i 65 anni dell’icona dal mondo tutto rosa

di Pamela Romano

È un anno speciale il 2024, Barbie è protagonista di libri che raccontano le sue mille vesti e molte sono visitabili a Milano alla mostra Barbie: A Cultural Icon Exhibition, con oltre 250 esemplari suddivisi in tematiche.

Mattel rende omaggio a Barbie attraverso il racconto di personaggi famosi che hanno instaurato un legame con lei durante la loro infanzia e in cui ancora oggi trovano la forza di credere nei propri sogni. Perché è questa la missione di Barbie, da sempre, ma ancor di più dal 2018, creando ogni anno una Barbie che rappresenti donne che possano ispirare.

Uno studio ha riscontrato nelle bambine dai cinque anni in su un cosiddetto Dream Gap che gli impedirebbe di credere nei propri sogni, per questo il ricavato del libro andrà tutto in beneficienza, con una donazione all’organizzazione per la parità di genere UN Women UK, portando avanti il progetto nominato Barbie Dream Gap Project.

Barbie e i suoi amici

Amici celebri, fan e collezionisti si sono raccontati. Insieme a Helen Mirren e Claudia Schiffer, tanti amici italiani come l’astronauta Samantha Cristoforetti, Elisa e Francesca Michielin dal mondo della musica, Sara Gama, capitano della Juventus, la cuoca Sonia Peronaci, la ballerina Giulia Stabile e Luca Trapanese, papà di Alba e fondatore dell’associazione A ruota libera, a sostegno di bambine e bambini disabili.

Barbie li ha aiutati a pensare fuori dagli schemi, a immaginare di poter essere chiunque e a costruire ricordi preziosi con chi li accompagnati ad acquistare la loro prima Barbie, che sia stata la mamma o la nonna o che il papà abbia costruito una piscina apposta per la Barbie della figlia.

Ed è quindi ripescando questi ricordi, fatti di cambi d’abito, tagli di capelli discutibili e vite immaginarie, che Mattel, UN Women UK e Barbie ci invitano a raccontare la nostra storia condividendo tramite l’hashtag #mybarbiestory su tutti i social, per creare un racconto globale.

A noi la parola.

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