Una piccola libreria che è anche un luogo dove curare le ferite dell’anima attraverso le parole scritte. Un omicidio il cui colpevole sembra ovvio, ma forse non lo è. E una protagonista, Blu, che è tanto solare quanto pasticciona, e che farà di tutto per trovare il bandolo della matassa di un delitto nel quale niente è come sembra.
Sono questi gli ingredienti di Piccola libreria con delitto, il secondo romanzo della scrittrice e libraia Elena Molini edito da Mondadori. Un racconto brillante che conduce ancora una volta i lettori fra gli scaffali della Piccola Farmacia Letteraria, luogo (realmente esistente) in grado di portare luce anche nelle vicissitudini più buie grazie al potere della letteratura.
A tutto giallo per Piccola libreria con delitto
Attingendo a piene mani dai grandi classici del giallo e del noir, Elena Molini trasforma il suo alter ego, la libraia Blu Rocchini – sì, Blu come il colore – in un’investigatrice, suo malgrado. Una delle sue più care amiche resta infatti invischiata nell’omicidio del fidanzato, e solo l’occhio esperto di chi ha divorato centinaia di romanzi investigativi potrà scagionarla. Sullo sfondo della vicenda, un arsenale di personaggi che saltano fuori dalle pagine come se fossero reali, catturati da Molini nelle piccole e grandi imperfezioni della quotidianità.
Imperfetta ma comunque dalla personalità dirompente è soprattutto Blu, donna trentenne già protagonista del fortunato La piccola farmacia letteraria (2020). Blu si districa fra insicurezze e delusioni d’amore, fra amicizie profonde e legami spezzati, ma sempre con una certezza: la sua libreria-farmacia, luogo in cui le persone bisognose di consigli possono farsi aiutare tramite libri scelti ad hoc per ogni evenienza, come se fossero vere e proprie medicine emotive.
Ad ogni libro il suo bugiardino
Nel libro di Elena Molini i generi si mescolano e si alternano in una prosa fluida e dai tratti televisiva. Sembra infatti di essere insieme a Blu mentre vive la sua vita a tratti buffa e rocambolesca e al contempo raccoglie gli indizi per tentare di scagionare l’amica Rachele da una pesante accusa; indizi che sono come briciole seminate dall’autrice che, ispirata ai gialli classici come quelli di Agatha Christie, sfida il lettore a risolvere il caso prima della protagonista.
C’è poi anche un’incursione nella meta-letteratura e nel romanzo psicologico: la Piccola Farmacia Letteraria di Blu è infatti sede di un nuovo gruppo di biblioterapia, nel quale varie persone si incontrano per condividere pensieri e preoccupazioni, cose non dette e che avrebbero voluto dire. Il tutto con l’aiuto dei veri protagonisti di questo romanzo: i libri, fonte di evasione e rimedio taumaturgico che la stessa Elena Molini, come Blu, accosta a “bugiardini” prescrittivi nella sua libreria di Firenze.
Uno di questi bugiardini accompagna anche lo stesso Piccola libreria con delitto, ed è forse emblematico delle tematiche sottese dall’intera narrazione. Ecco infatti a chi la scrittrice dedica in particolare questa lettura: “Per chi si arrende di fronte agli ostacoli, ma poi ci ripensa e riesce a superarli. Per chi si fa prendere dallo sconforto, ma si asciuga le lacrime e va avanti. Per chi non ha mai avuto certezze, ma è riuscito a cercarsele con tanta fatica”.
di Martina Faralli