Dopo aver chiuso in grande stile l’81ª Mostra del Cinema di Venezia, il film è pronto a conquistare il pubblico con una storia densa di mistero, inquietudine e atmosfere oscure.
Dal sogno all’incubo: una storia avvolta nel mistero
Siamo a Bologna, nel periodo della Liberazione. Un giovane aspirante scrittore si innamora perdutamente di un’infermiera dell’esercito americano dopo averla vista solo una volta. L’ossessione per quella visione lo porta un anno dopo negli Stati Uniti, nel cuore del Midwest, dove si ritrova accanto a una madre tormentata dalla scomparsa della figlia. Tra loro si estende un orto abbandonato, che diventa il simbolo di un mistero sempre più oscuro. Quella che sembrava una ricerca d’amore si trasforma in un incubo senza via d’uscita, con un epilogo che riporterà tutto in Italia.
Un cast d’eccezione e una produzione di alto livello
A dare vita a questa storia ipnotica troviamo Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Chiara Caselli, Massimo Bonetti e Rita Tushingham, guidati dalla visione di Avati. Il film è una produzione Duea Film e Minerva Pictures con Rai Cinema, con il supporto di Antonio Avati, Gianluca Curti e Santo Versace.
Pupi Avati e il fascino del gotico
Il regista non è nuovo a questo genere e lo conferma: “Ancora una volta affrontiamo il gotico, non solo attraverso gli scenari della nostra Emilia-Romagna, ma spingendoci fino a un’America rurale che ricorda profondamente la nostra terra”. Un viaggio tra due mondi, tra tradizioni e segreti, tra il visibile e l’invisibile.
Segnate la data: il 6 marzo il mistero vi aspetta al cinema. Pronti a entrare nell’orto americano?