Annunciato a sorpresa in occasione degli MTV Video Music Awards dopo la vittoria dello short film “All Too Well (10 Minutes Version) (Taylor’s Version)” come Video Of The Year, il decimo album dell’artista si intitola Midnights e ha debuttato al primo posto nelle classifiche americane con numeri da record, superando anche i precedenti successi dell’artista.
Dopo l’alternative folk di Folklore e Evermore, ultimi album della Swift usciti a distanza di pochi mesi nel 2020, Taylor sperimenta con un sound dream pop e synth pop, per certi versi simile ai suoi precedenti lavori 1989, Lover e Reputation.
Il sound elettronico e a tratti cupo si sposa perfettamente con il concept dell’album: 13 notti insonni avvenute nella vita della cantante sono raccontate una in ogni traccia, toccando temi come amore, vendetta e insicurezze.
In questo decimo album la Swift continua a fare ciò che sa fare meglio: unire testi semplici nel modo in cui vengono cantati e allo stesso tempo complessi e pieni di sfumature difficilmente apprezzabili a un primo ascolto, a sound e basi catchy che sembrano essere nate apposta per rimanere in testa tutto il giorno.
Famosa per lasciare indizi e rimandi a canzoni precedenti o future all’interno dei suoi testi, Taylor Swift fa sembrare semplice quello che semplice non è, spiegando i sentimenti più complicati dell’essere umano, stati come l’ansia, l’angoscia e le insicurezze con poche parole che colpiscono nel segno.
Da pezzi più upbeat come Anti-Hero, Bejeweled e Karma ad altri più dolci e malinconici come You’re On Your Own, Kid e Labyrinth, l’artista si rende vulnerabile e parla di se stessa senza filtri, avvicinandosi ancora di più al suo pubblico e mostrandosi umana come tutti.