“Se inizi presto arrivi prima, se inizi presto arrivi prima“. Questa è la frase che riecheggia nella testa di un giovane inglese ricco di desideri e pieno di speranza. Questo ragazzo si chiama Ed Sheeran e oggi, a soli 26 anni, è riuscito a realizzare il suo più grande sogno: vivere grazie alla musica.
Il 3 marzo è uscito Divide, il suo terzo album, ed è stato puro successo! Un mix vincente di brani pop, ballad e rap che fusi tra loro hanno mandato in subbuglio l’intero pianeta. Il #dividetour nel giro di pochissime ore ha registrato sold out su sold out in tutto il mondo, e come prima tappa il ginger boy ha scelto niente meno che l’Italia!
Il 16 marzo Torino ha infatti ospitato uno degli show musicali più attesi dell’anno! Tensione, emozione e tanta aspettativa si sono trasformati in pura energia e partecipazione al suono di una semplice chitarra e alla vista del giovane sul palco. Esatto, Ed Sheeran e il suo strumento erano i soli protagonisti della scena, nessuna band, nessuna scenografia, solo loro due…ma bastava. La spettacolarizzazione non ha mai fatto parte di lui, non gli interessa, il giovane inglese vuole portare il vero Ed sul palco, con le sue t-shirt, le camicie a quadri, i capelli spettinati e lo sguardo timido e ancora incredulo di ciò che gli sta accadendo.
20.30, luci, un boato. “Castle on the hill” apre il tutto con la sua potenza emozionale, sembra quasi urlare “Sono tornato!”. Ad essa seguono brani vecchi e nuovi, storici come “The A Team” e “Bloodstream“, unici come “Photograph” e “I see fire“. Le canzoni si susseguono l’una dopo l’altra, rapide e interrotte solo brevemente da cambi di strumento e dolci frasi rivolte al pubblico. Impossibile star seduti perchè “You need me but I don’t need you” fa saltare e urlare, impossibile non sorridere perchè “Perfect” in un attimo scalda il cuore. Un concerto vero.
Unico difetto? La conclusione: il giovane nel giro di pochissimi secondi si è dileguato, lasciando il pubblico che invano sperava di ascoltare un ultimo brano. Normale, quando qualcosa piace se ne vuole avere sempre di più.
di Federica Giampaolo