È una delle uscite più sensazionali di questo periodo e sicuramente la più attesa (i fan lo hanno aspettato per 2 anni e mezzo): Ghettolimpo, il nuovo album di Mahmood, il giovane cantautore milanese di origini egiziane che da Sanremo 2019 ne ha fatta di strada, e questa sua ultima fatica ci dimostra che ne ha ancora molta da fare, una strada luminosa e piena di successi.
Ghettolimpo: tra sacro e profano, inferno e paradiso
Ghettolimpo, questo titolo ossimorico è quasi un manifesto e condensa l’idea di uomo a cui l’artista si rivolge: un eroe normale, un campione della quotidianità, divino e terreno, sacro e profano, che proprio come Ercole o Perseo viene messo continuamente alla prova; la differenza è che il dio di Ghettolimpo deve superare la prova più difficile, sopravvivere all’estrema fatica della normalità, dell’eccezionale banalità di ogni giorno.
Il muezzin sardo di Milano
Mahmood in questo album ripropone delle caratteristiche che ce l’hanno fatto apprezzare sin dal primo momento, come le sonorità arabe ed esotiche nella musica ma soprattutto nel suo canto, melodioso e quasi ipnotico, che fa di Alessandro il nostro muezzin di Milano. D’altronde nella sua voce e nei suoi suoni c’è sempre molta spiritualità, tutta laica, assolutamente atea.
La novità principale di questo nuovo album riguarda ancora le sue radici familiari; infatti il cantante ha inserito in alcune delle sue canzoni (ad esempio T’amo) dei suoni provenienti dalla Sardegna, canti e trombe tipici, che rappresentano un’altra importante influenza culturale che lo ha reso l’individuo multiculturale che è oggi.
Ghettolimpo: i singoli e i featuring
Ghettolimpo, che è stato anticipato precedentemente dai singoli Dorado ft. Sfera Ebbasta & Feid e Rapide (che hanno ottenuto l’esorbitante numero di 15 dischi di platino) e successivamente da Klan ft. DRD, Inuyasha e Zero (colonna sonora dell’omonima serie tv prodotta da Netflix e ambientata a Milano).
Nelle canzoni inedite troviamo altri due featuring: Rubini con Elisa, un’artista con cui aveva già collaborato, e Karma con Woodkid, in cui canta per la prima volta in inglese.
Un po’ popstar, un po’ rapper/trapper, un po’ R&B e reggaeton: Ghettolimpo è tutto questo, e dal nostro camaleontico Mahmood, che in pochissimi anni è diventato uno degli artisti più amati e ascoltati del panorama musicale italiano, ci aspettiamo ancora molto altro!
di Alessandra Baio