Milano, 6 giugno 2014.
La decima volta a San Siro di Ligabue.
Più di sessantacinque mila persone, arrivate da tutta Italia per vederlo e ascoltarlo.
Alcune in coda dal mattino del giorno prima, moltissime quelle che hanno passato la notte fuori dallo stadio per accaparrarsi i posti migliori.
Che sarebbe stato un grande spettacolo lo si era già intuito settimana scorsa con l’apertura del tour a Roma e non si è smentito neanche a Milano.
Ligabue, ha letteralmente infiammato il palco di San Siro facendo esplodere, cantare, ballare e divertire il suo pubblico.
La scenografia è di grande impatto, con uno schermo arrotondato di 528 metri quadri, in modo da far vedere meglio anche le curve dello stadio, una lunga passerella e tante, tantissime luci.
L’esperienza si vede e si sente, Liga non ha sbagliato un colpo, ha cantato tutto quello che tutti si aspettavano che cantasse.
Lui lo aveva promesso: “Nel mio tour ci sarà molto da Mondovisione” e così è stato, ma non sono mancati i suoi successi migliori.
Unendo le sue canzoni più vecchie con quelle di Mondovisione ha creato un’atmosfera unica.
All’apertura del concerto, puntuale alle 21.30, fa esplodere lo stadio con Il muro del suono.
Il cantante di Correggio poi parla a San Siro “Dovete aiutarmi a rendere questa serata speciale”, ovviamente non ha dovuto ripeterlo due volte.
Si respira un’aria piena di emozione, Ligabue a volte quasi commosso dal calore di San Siro, ha sorriso per tutta la durata del concerto, facendo sorridere tutti.
Di fronte canzoni come Per sempre, Urlando contro il cielo, Tu sei lei, Ho messo via o La neve se ne frega (con uno stadio pieno di palloncini bianchi), è difficile rimanere impassibili.
Ma la sorpresa è stata: “Lo “Scuc”, il Sindacato cantanti ultra cinquantenni, mi ha detto che posso prendermi una pausa, quindi ora cantate voi. I ragazzi suonano e io vi do solo il tempo. Mi raccomando, intonati e a tempo perché questa è la mia decima volta qui”.
Così fa diventare protagoniste le oltre sessanta mila persone che intonano in un unico coro Niente paura, Viva e Marlon Brando: un’emozione indescrivibile.
“Tanta roba” commenta Ligabue alla fine.
La serata non poteva andare meglio di così.
Ligabue presenta la band e ringrazia San Siro sorridente di gioia, lasciando nei cuori “un instante che rimane lì piantato eternamente.”
di (Alba Marina Belpietro)