Dieci concerti consecutivi, ospiti internazionali e secret shows: la musica di Ludovico Einaudi torna in Italia dall’8 al 17 dicembre nello storico Teatro Dal Verme di Milano.
Si conclude così un tour di enorme successo per il pianista e compositore torinese, che nel 2017 ha conquistato Australia, Cina e Giappone e registrato il tutto esaurito a Londra, Amsterdam, Dublino, Bruxelles, al Waldbühne di Berlino e negli Stati Uniti. Grandi numeri che si sono riconfermati per gli eventi di Milano, fino all’aggiunta, più recente, della decima data.
Un “festival” sempre diverso, in cui le composizioni più celebri di “Elements“, “Divenire“, “In A Time Lapse“, “Nightbook” e pezzi più appartati, potranno misurarsi con i repertori apparentemente distanti degli ospiti a sorpresa che calcheranno il palco insieme al musicista italiano e al suo gruppo: dal liuto barocco di Josef Van Wissen al clavicembalo di Jean Rondeau, dalla voce dell’attore shakespeariano Jonathan Moore all’Orchestra de I pomeriggi Musicali. E ancora, l’artista audiovisivo e sperimentatore, Robert Lippok; il virtuoso della kora ed erede della millenaria cultura mandinga Ballaké Sissoko; Kazu Malino e Amedeo Pace dei Blonde Redhead; l’artista sonoro e performer Tomoko Sauvage.
Artisti, con alcuni dei quali Einaudi ha già collaborato in passato, che orbitano attorno al suo mondo sonoro e che si esibiranno nella Sala Piccola in un set di quaranta minuti che seguirà in segreto al concerto nella Sala Grande. Ambienti questi, come la facciata e il foyer del Dal Verme, curati personalmente e meticolosamente dal compositore, abituato a location straordinarie come le Terme di Caracalla, a Roma, in cui si è esibito la scorsa estate.
Dieci spettacoli doppi per coronare la fortuna del tour di “Elements” tra passione ed emozione, condivisione e sperimentazione.
di Giulia Minonne