Si è conclusa con grande successo l’edizione 2022 del Festival dei Due Mondi, un appuntamento che ha visto la partecipazione di artisti di fama internazionale e che ha confermato la città umbra come un punto di riferimento per le arti performative. Tra gli spettacoli più acclamati, “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, con la regia innovativa di Pier Luigi Pizzi, ha conquistato il pubblico e la critica.
Il Festival, fondato nel 1958 dal compositore Gian Carlo Menotti, ha sempre avuto l’obiettivo di creare un ponte culturale tra l’Europa e l’America, ospitando artisti e compagnie da entrambi i continenti. L’edizione di quest’anno non ha fatto eccezione, offrendo un programma variegato che ha spaziato dalla musica classica alla danza, dal teatro alla performance contemporanea.
“Il barbiere di Siviglia”, rappresentato nella suggestiva cornice del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, ha visto la partecipazione di un cast di altissimo livello, con interpreti come il baritono Lucas Meachem nel ruolo di Figaro e il soprano Lisette Oropesa come Rosina. La regia di Pizzi, caratterizzata da un approccio visivamente innovativo e ricco di riferimenti stilistici, ha saputo esaltare la vivacità e la comicità dell’opera rossiniana.
Il pubblico ha risposto con grande entusiasmo, decretando il successo di un festival che, anche quest’anno, ha saputo coniugare tradizione e modernità, attirando spettatori da tutto il mondo. La città di Spoleto, con i suoi scenari storici e i suoi luoghi incantati, si è confermata ancora una volta come un palcoscenico ideale per un evento di tale portata.