“Storia di un’ispirazione”. Il pluripremiato regista-attore Al Pacino ridà la vita al genio incompreso ed emarginato di Oscar Wilde attraverso una fantasmagoria della sua insolita vita, ma sopratutto mediante quella che fu una delle sue opere più riuscite e osannate: Salomè.
Al cinema, dal 12 al 17 maggio, albergano ossessione del potere, passione cieca ed il talento non solo di questo autore immortale, ma di un cast di attori come Jessica Chastain, Kevin Anderson, Roxanne Hart.
“Non è un film di finzione, né un documentario; è l’emancipazione di un’opera che continua a vivere” dichiara il regista. Salomè, Erode, Giovanni Battista, l’innocenza, il potere e la sacralità: tre personaggi coinvolti da un amore folle e responsabili della propria tragica fine.
Le molteplici inquadrature riprendono momenti della vita quotidiana dei personaggi coinvolti, ma anche le prove sul palcoscenico e i viaggi alla scoperta di Mr. Wilde e dei suoi segreti oscuri. La tensione fa da protagonista, la storia è abbracciata dall’enigma e il tempo è sospeso in brevi attimi di silenzio scanditi da profondi sospiri e sguardi: questa è la chiave del talento.
Al Pacino, al tempo stesso, realizza un viaggio interiore, specchiandosi con la figura dello scrittore, confrontandosi con esso, incuriosito dalla sua storia. Un vaso di Pandora ormai aperto, che conduce nell’accattivante strada della perdizione, ma che ormai non puoi più evitare. “Mi è sembrato di aver trovato un amico, qualcuno che volevo conoscere, qualcuno che è stato profetico”.
A fare da melodia in sottofondo, la calda voce del regista che recita versi wildiani, alcuni fra i più celebri, alcuni fra i più misteriosi, ipnotici, in grado di rendere tutto ancora più ammaliante.
Al film hanno partecipato anche Tom Stoppard (autore di “Rosencrantz e Guildenstern are dead“), Gore Vidal, Tony Kushner (sceneggiatore del film “Lincoln“), Bono e Merlin Holland, nipote di Oscar Wilde.Venne presentato nel 2011 alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ma non venne mai distribuito nelle sale italiane fino a questo momento.
“Wilde Salomè” è un’invito ad assistere alla fusione di due “opere d’arte”, capaci di ironizzare sulla vita e far commuovere come solo due geni fuori dagli schemi possono fare.
di Federica Giampaolo